Per il centro di Firenze meglio panchine a forma di fiore o di fungo?

Ornella De Zordo attacca l'amministrazione Renzi per gli euro spesi in comunicazione e assemblee sull'opera di ripavimentazione di piazza Duomo e via Martelli. Anche perché l'assessore alla casa è costretto a tagliare i contributi d'affitto.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2010 16:55
Per il centro di Firenze meglio panchine a forma di fiore o di fungo?

"Due milioni di euro e cento assemblee. Questo lo scenario intorno alla ripavimentazione di piazza Duomo e via Martelli, con il consueto apparato comunicativo basato sull’affermazione della “bellezza” come unica guida. Con buona pace della relatività della categoria, ormai assodata da alcuni millenni. Intanto l'assessore alla casa è costretto a tagliare del 50% i contributi affitto per chi è privo di risorse". Questo il commento di Ornella De Zordo. "Per risistemare piazza Duomo si chiede ai cittadini di giudicare un singolo intervento in una parte delicata e preziosa della città storica, sulla base di un puro e semplice apprezzamento estetico, senza che ci sia un piano organico di intervento basato sulla conoscenza profonda della città stessa.

Meglio una panchina a forma di fiore o una a forma di fungo? Non è il modo di affrontare il tema importantissimo della manutenzione e recupero della città storica. Più che declamare la bellezza di Firenze, si dovrebbe – come ricordava pochi giorni fa l’architetto Ilaria Agostini – studiarne le regole compositive, i ritmi e i materiali, la ricchezza stratificata nei secoli, e sulla base di quello capire modalità di intervento compatibili e rispettose, e non procedere per episodi più o meno estemporanei e isolati" aggiunge la consigliera. "Quanto alla spesa di due milioni di euro (che non abbiamo e che vanno reperiti attraverso mutui, aumentando così l’indebitamento) per un intervento che riguarda pochi metri di un pur importantissimo spazio, ci limitiamo a ricordare che nello stesso giorno un preoccupato assessore alla casa ha annunciato una drastica riduzione dei contributi per l’affitto: oggi circa 1.700 famiglie, la maggior parte con un reddito inferiore a due pensioni minime, ricevono una integrazione per pagare l’affitto.

Il fondo è destinato a dimezzarsi, neanche la fascia più esposta sarà coperta. Colpa certo dei tagli del Governo, ma che dire delle decisioni dell’amministrazione sull’utilizzo delle proprie risorse? Così niente fondo antisfratto, come da noi proposto, e niente sostegno per l'affitto" spiega De Zordo. "Che le risorse siano scarse è indubbio - termina la consigliera d'opposizione -, e perciò ancora di più è importante individuare le priorità. Abbiamo una città bellissima, d’accordo, vogliamo vedere di renderla anche una città più giusta, invece di limitarsi a lucidare i gioielli più in vista?"

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