Testa di rame: omaggio ai palombari livornesi dopo la Liberazione

Lo spettacolo, coprodotto dalle associazioni "Orto degli Ananassi" e "Acab", vuole essere un omaggio al lavoro dei palombari livornesi all'indomani della Liberazione, ripercorso attraverso la storia d'amore tra il palombaro Scintilla e la moglie Rosa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 agosto 2010 14:12
Testa di rame: omaggio ai palombari livornesi dopo la Liberazione

Sabato 28 agosto alle ore 21.00 e in replica domenica 29 alle ore 23.30 in Fortezza Vecchia di Livorno, l’Associazione Orto degli Ananassi presenta lo spettacolo “Testa di Rame”. Lo spettacolo è basato sulle storie e le vicissitudini di una delle figure più importanti, anche se meno celebrate, della vita portuale del dopoguerra livornese: il palombaro. Partendo dalla raccolta di materiale documentaristico e interviste con i protagonisti e i testimoni dell'epoca, la compagnia sviluppa una piéce teatrale sulla vita del palombaro Scintilla.

A pochi anni dalla Liberazione, in una città da ricostruire, il palombaro, innamorato del mare e delle sue profondità, è sposato con Rosa, donna impulsiva, gelosa e caparbia. Impigliati nella rete della loro libecciosa storia d’amore, si agitano finanzieri e contrabbandieri, gente di Borgo, Americani e “segnorine” che spingono i due protagonisti ad un immersione nel mistero dei loro sentimenti, alla riscoperta del legame naturale che li unisce come l’acqua e la terra, come il sopra con il sotto.

Gli attori Andrea Gambuzza e Ilaria Di Luca, il regista Omar Elerian, gli elementi scenici di Stefano Pilato e le video proiezioni delle interviste realizzate da Adriano Valerio accompagneranno il pubblico attraverso questa prima tappa di immersione nella vita e nelle storie di questi piccoli eroi sospesi sotto il mare. Gli ambienti sonori sono a cura di Giorgio De Santis, costumi di Adelia Apostolico, disegno luci di Cristina Fresia. Biglietto 10€ - ridotto 8€, prevendita presso la Fortezza Vecchia

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