Max Gazzé a Firenze reinterpreta i Genesis

Per la prima volta Max Gazzè si cimenta nel reinterpretare il mitico concept-album dei Genesis, creato dal genio di Peter Gabriel nel 1974, “The lamb lies down on Broadway”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 luglio 2010 18:18
Max Gazzé a Firenze reinterpreta i Genesis

Dopo il sold out dello scorso anno di Atom Heart Mother / Shine on you crazy diamond per Live-on, i Nem – Nuovi Eventi Musicali giovedì 29 luglio tornano nello stesso anfiteatro da 3000 posti per presentare un altro evento esclusivo in prima italiana, da non perdere. Per la prima volta Max Gazzè si cimenta nel reinterpretare il mitico concept-album dei Genesis, creato dal genio di Peter Gabriel nel 1974, “The lamb lies down on Broadway”. Accanto a lui giovani musicisti che hanno dedicato anni ai Genesis, in particolare a The Lamb, vero spartiacque nella vita della band e di tutto il rock mondiale: Angela Kinczly, voce e chitarra, e The Waiting Room, ovvero Francesco Cardelli (chitarra, cori) – Marco Benedettini (chitarra, tastiere, cori) – Danilo Beltrambini (tastiere) – Marco Vannoni (batteria) – Marcello Tana (basso) – Emiliano Garofoli (tastiere, cori).

Le visioni del testo di Peter Gabriel verranno “rilette” da un video originale che seguirà la “storia” di Rael, il protagonista dell’Album. Un video creato ad hoc, secondo le più recenti tecniche visual, a cura di Cosimo Cappagli – Martina Prest. Il protagonista di The Lamb è il giovane portoricano Rael, che viene coinvolto in un'avventura surreale e onirica, un viaggio popolato da bizzarre creature come le mitologiche Lamia, la biblica Lilith o i mostruosi slippermen. Rael è appena fuoriuscito dal riformatorio di Pontiac ed ama lasciare la propria tag scritta con lo spray sui muri della città, quasi come unica possibilità di far emergere e fissare la propria personalità.

La scritta Rael è l'unico momento di affermazione di un essere alienato ed ingabbiato ai margini della società, l'unico segno della sua esistenza fisica ed emotiva. Descritto da Collins come l'epopea urbana di uno schizofrenico, l'album segue Rael (il cui nome è una rielaborazione del cognome di Gabriel, oltre che l'anagramma di real="reale") in un allucinato viaggio sotterraneo per salvare il fratello John. L'apparente realismo iniziale della storia non è che uno spunto per tuffare l'ascoltatore in un mondo fantastico tipico dei Genesis, una sorta di dimensione alternativa che l'immaginazione di Gabriel popola di inquietanti creature, di proiezioni del suo vissuto, dei suoi dubbi e delle sue paure.

La materialità schietta e brutale di New York è trasfigurata nel mondo parallelo in cui Rael è stato risucchiato, con la conseguenza che, sul finire dell'album, i confini tra un mondo e l'altro divengono indefinibili e il volto di John risulta identico a quello del fratello (chiaramente una proiezione dell'io dissociato di Gabriel-Rael). L'immaginario che la musica e i testi collaborano a ricreare non è che la sublimazione degli incubi esistenziali di Gabriel. Il concerto vuole dare quindi la possibilità di comprendere profondamente le tematiche messe in luce dal testo: la solitudine, il reale e l’irreale, la violenza, l’amore, la gioia e la delusione.

"Il video si è ispirato al concept dell'album cercando di riproporre visualmente il viaggio di Rael, il protagonista alter ego di Peter Gabriel", dice Cosimo Cappagli, responsabile della parte video insieme a Martina Prest e Daniele Grosso. "Il lavoro è cominciato da un'attenta analisi dei testi dei vari brani e delle interviste che i membri della band hanno rilasciato riguardo ai diversi significati di "The Lamb". Per creare tutto questo sono state utilizzate animazioni originali e found footage di diversa provenienza sul quale è stato fatto un preciso lavoro di post produzione in funzione di ogni singolo pezzo.

Colori forme ed immagini sono stati pensati per ricreare i paesaggi e le atmosfere raccontate da Gabriel. L'intento è quello di accompagnare lo spettatore, di pari passo alle suggestive note dei brani, nel viaggio che si compie nel corso dell'album. Per farlo sono state utilizzate tutte le ultimissime tecniche di animazione, da quelle tradizionali, al 3D, alla motion graphics. Così sembrerà proprio di vedere l’onirico mondo in cui Rael si muove attraverso i suoi occhi". Uno show a 360°, una rappresentazione “multimediale”, fatta di musica rock, teatro, poesia e immagini da godersi come immersione completa nel mondo di The lamb, nella splendida cornice della Fortezza da Basso/Live-on a Firenze. Ingresso unico 15 euro.

Prevendite circuito Box office www.boxol.it e Ticketone www.ticketone.it.

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