Il Ministero della Pubblica Amministrazione e l'Innovazione sta preparando una direttiva intitolata "Linee Guida per i siti web della PA". Alcune indicazioni, se rese definitive, potrebbero avere conseguenze economiche e di immagine per tutti gli enti. Il testo completo della direttiva è disponibile on line. In tale direttiva si fa riferimento al testo, preparato dal CNIPA (ora DigitPA), la cui versione attuale è sottoposta a pubblica consultazione.
Nel paragrafo 1 (Destinatari delle Linee Guida) si indica esplicitamente che ad esse sono sottoposti tutti gli enti pubblici (compresi quindi quelli di ricerca). Vi sono punti, in particolar modo quelli sull'uso obbligatorio del dominio "gov.it", e sui criteri di convalida dei siti WEB, che, se approvate, porterebbero conseguenze e problemi. Il principale riguarda l'obbligatorietà di cambiare tutti i propri nomi dei siti pubblici su Internet, con un impatto di costi e perdita di "marchi" e identificabilità.
In particolare la nuova etichetta "gov.it" annullerebbe una serie di "identità in Internet" storiche, che sono equiparabili ad un "copyright". In altri casi non si saprebbe come classificare le iniziative e i progetti (ad esempio quelli che richiedono domini .eu) dove pubblico e privato sono misti. L'applicazione della normativa comporterebbe costi economici e di risorse, per l'adeguamento dei nomi esistenti e per "certificare" attività che non hanno bisogno di ottenere il "bollino" per il funzionamento corretto. Per iscriversi alla consultazione pubblica.
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