Primo maxi intervento sinergico da evento traumatico

Tre primari e le loro equipe impegnati in un’operazione durata otto ore su un uomo con gravissime ferite alla testa ed al volto.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2010 19:01
Primo maxi intervento sinergico da evento traumatico

È durato quasi otto ore il primo maxi intervento chirurgico da evento traumatico che ha visto impegnato al tavolo operatorio e nel post-operatorio tre primari dell’ospedale di Livorno. Rolando Gagliardi, Guglielmo Talini e Paolo Roncucci, rispettivamente Direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia, Otorinolaringoiatria ed Anestesia e Rianimazione, con le loro equipe hanno affrontato e risolto il caso di un uomo che in un incidente aveva riportato un gravissimo trauma cranico e facciale con ferite alla testa e al volto. “L’eccezionalità dell’intervento per il nostro ospedale – spiega Monica Calamai, direttore dell’Azienda Usl 6 di Livorno – è legata sicuramente alla multidisciplinarietà dell’operazione.

Fino a poco tempo fa il nostro presidio ospedaliero non sarebbe stato in grado di gestire un paziente con una problematica di tale gravità e sarebbe stato necessario trasportarlo in un’altra struttura. Questa volta, invece, abbiamo potuto affrontare e risolvere il caso senza l’aiuto di nessuna risorsa esterna”. Rolando Gagliardi, Direttore della Uo di Neurochirurgia, non nasconde la propria soddisfazione. “Si è sicuramente trattato – dice – di un intervento complicato soprattutto per la necessità di incrociare, in certe aree della testa, il mio lavoro con quello degli altri colleghi.

L’operazione è stata compiuta circa un mese fa e, se il paziente è già a casa, vuol dire che è andata davvero più che bene”. All’uomo, infatti, è stata ricostruita gran parte del volto (naso, zigomo, cavità oculare) e della scatola cranica che era stata seriamente compromessa dall’incidente. “La difficoltà di intervenire in casi come questi – dice Guglielmo Talini, Direttore dell’Uo di Otorinolaringoiatria – sta nel cercare di salvare, per quanto possibile, tutte le funzionalità di parti così delicate, come nel caso di occhi o naso, e contemporaneamente riuscire a garantire il risultato estetico.

Ci siamo in buona parte riusciti e di questo il paziente è rimasto molto contento. Per quanto riguarda la parte di intervento di mia competenza, gli aspetti più complessi sono stati sicuramente quelli relativi ad un’orbita plurifratturata e alle ossa nasali che hanno richiesto una ricostruzione pressoché totale”. Durante l’operazione chirurgica, così come nei giorni precedenti e successivi all’intervento, un lavoro fondamentale è stato quello dell’equipe di anestesisti e rianimatori coordinati dal Direttore, Paolo Roncucci.

“Eventi traumatici come questo – racconta Roncucci – richiedono sempre non solo un lavoro operatorio delicato, ma anche un attento controllo precedente e successivo all’operazione, altrettanto impegnativo, per la stabilizzazione e per il monitoraggio di tutti i parametri vitali del paziente”.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza