Confartigianato 'laurea' 18 nuovi tatuatori

Maschio, trent’anni, con tribale sulla spalla: questo l’identikit del tatuato tipo italiano. 6 i consigli di Confartigianato per un tatuaggio sicuro e consapevole.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2010 14:57
Confartigianato 'laurea' 18 nuovi tatuatori

Sono oltre 40 i tatuatori della provincia di Firenze, una realtà in continua espansione dato che proprio ieri Confartigianato Sesto Fiorentino ne ha “laureati” altri 18. Si tratta di un gruppo perfettamente bilanciato (9 maschi e 9 femmine) con età compresa tra i 26 e 45 anni, che, dopo aver seguito un apposito corso di formazione (così come richiesto dalla Regione) organizzato da Confartigianato e cofinanziato dalla provincia di Firenze e aver superato l’esame finale, potranno esercitare la professione.

La Toscana è stata infatti la prima regione italiana ad aver emanato una legge di settore che riconosce normativamente le professioni di tatuatore e piercer. “La pratica del tatuaggio, se eseguita da tatuatori professionisti, autorizzati e qualificati, è del tutto sicura per la salute delle persone” spiega Renzo Nibbi, coordinatore della categoria Tatuaggio e Piercing di Confartigianato. Occhio però al rispetto di alcune semplici norme, specie in vista dell’estate, stagione in cui ci si scopre e cresce il desiderio di sfoggiare un bel tatuaggio.

Queste le 6 norme raccomandate da Confartigianato: recarsi da tatuatori professionisti che operano in centri specializzati riconosciuti dalla normativa regionale (solo questi sono autorizzati e possono assicurare la sterilizzazione del materiale utilizzato e la massima qualità dei pigmenti e delle attrezzature); seguire con attenzione le indicazioni post tatuaggio fornite dal tatuatore; evitare tatuatori improvvisati a casa, in spiaggia o in discoteca (oltre ad operare abusivamente non vi è alcuna garanzia sull’igiene e sulla qualità delle attrezzature utilizzate sulla pelle); evitare i tatuaggi temporanei all'henné, a cui possono essere aggiunte sostanze allergeniche o, peggio, tossiche; accertarsi che il tatuatore sia artisticamente competente e consigliarsi con lui per una scelta consapevole. “Per molto tempo considerati simbolo di illegalità, emarginazione e sottocultura, oggi i tatuaggi ed i piercing godono di una diffusione vastissima ed in tale crescita esponenziale che, catalogarli come moda del momento, non sarebbe che banalizzare e non capire il fenomeno” spiega Alessandro Vittorio Sorani, professore di psicologia sociale all’Università di Firenze e docente al corso di Confartigianato. Proprio per capirlo più a fondo, l’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Firenze ha effettuato un’indagine sugli operatori presenti all’ultima Florence Tattoo Convention.

Da essa è emerso che il 59,2% dei tatuatori fa oltre 30 tatuaggi il mese, a dimostrazione che “disegnare sulla pelle” è una vera e propria professione e non, come i più sprovveduti credono, solo un hobby marginale. In merito alla clientela, lo studio di Confartigianato evidenzia che per il 70,52% è composta dalla popolazione maschile, indubbiamente più propensa a decorare il proprio corpo. Le donne rappresentano il 29,48% della clientela, ma sono in costante crescita. Dai dati è emerso inoltre che è sbagliato credere che il tatuaggio sia cool solo tra i giovanissimi, infatti i più tatuati sono coloro che hanno un’età compresa tra i 26 e i 35 anni (52% del totale), seguiti a ruota dalle fasce d’età 18-25 (30%), 36-45 (16%) e over 46 (2%).

Un segnale chiaro che la volontà di marchiare la propria pelle per sempre è una questione da affrontare con una certa maturità. Tra le parti del corpo le spalle sono la zona preferita da chi si tatua (43,14%) in virtù della loro minor sensibilità al dolore. Seguono schiena (23,33%), braccia (17,57%), gambe (13%) e petto (2,96%). Per quanto riguarda i soggetti, infine, motivi floreali e tribali assorbono quasi la metà delle preferenze (23,60 e 23,40% rispettivamente). Anche quelli figurativi sono graditi (19%), così come gli ideogrammi giapponesi (15%).

Più di nicchia, invece, i soggetti animali (9%), fantasy (7%) e tradizionali (3%). La richiesta da parte del mercato di un numero sempre maggiore di tatuaggi è evidenziata dal fatto che il prossimo 28 giugno avrà inizio un altro corso di formazione organizzato da Confartigianato, ancora una volta cofinanziato dalla Provincia con voucher formativi. “Il corso, della durata di 600 ore, ha un’impostazione teorica e pratica, tanto che 210 ore sono di stage – spiega Camilla Cauci, responsabile dell’ufficio Formazione di Confartigianato – Tra le materie di studio: anatomia, fisiologia, dermatologia, allergologia, primo soccorso, assemblaggio aghi e strumentazioni, tecniche di tatuaggio, uso della strumentazione, nozioni di deontologia professionale, sicurezza sui luoghi di lavoro, le procedure haccp, storia del costume e elementi di antropologia culturale, storia dell’arte contemporanea con particolare riferimento alla body art, diritto del lavoro, disciplina in materia di privacy”. La scadenza per l’iscrizione è fissata per il 30 aprile.

Per informazioni: 055.7326983 e formazione@confartigianatofirenze.it. La foto è tratta dall'album di Thomas Hawk su Flickr.

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