Tatuaggi e pearcing: è in vigore la legge regionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 ottobre 2007 14:58
Tatuaggi e pearcing: è in vigore la legge regionale

PRATO – E’ entrata in vigore la legge regionale che regolamenta il lavoro di operatori nel settore di tatuaggi e pearcing. La legge rappresenta una novità per il comparto, che non aveva ancora un regolamento professionale di riferimento. La legge prevede, tra l’altro, la frequenza di corsi formativi presso scuole autorizzate a livello regionale per chi si avvicina adesso all’attività. Gli operatori che già lavorano e hanno esperienza nel settore (che riguarda anche le attività all’interno dei centri estetici) sono esentati dalla frequenza dei corsi, ma dovranno presentare, entro il 9 novembre, presso il Comune di residenza una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che certifichi l’esperienza lavorativa maturata.


“L’esecuzione di piercing al padiglione auricolare ai minori di anni 14 non può avvenire senza il consenso informato reso dai genitori o dal tutore personalmente espresso”. Questo il senso di una specifica proposta di modifica della legge regionale 28 (che disciplina l’attività di estetica e di tatuaggio e piercing) presentata dal consigliere regionale del gruppo “Per il Partito Democratico – L’Ulivo” Nicola Danti, come primo firmatario, e da numerosi colleghi del Pd e di Sinistra Democratica.

“Attualmente nella legge regionale vigente che è molto puntuale per ciò che attiene al piercing ed ai tatuaggi – spiega Danti – non è prevista la necessità di consenso dei genitori per l’attività di piercing all’orecchio nei confronti dei minori di 14 anni. Una esclusione, rispetto alle altre tipologie di piercing, che nel tempo ha creato non pochi problemi, soprattutto agli operatori commerciali, frequentemente esposti, da un lato a richieste d’intervento da parte dei ragazzi, dall’altro alle proteste dei genitori contrari a tali iniziative”.

“Quello che può sembrare una questione di “colore” – conclude Danti - ha una sua importanza: va ricordato che la proposta di legge, originariamente licenziata dalla Giunta regionale, prevedeva l’estensione del consenso dei genitori anche a questo tipo di piercing. Vista l’esperienza maturata dall’entrata in vigore della legge riteniamo che quella previsione debba essere reintrodotta ”.

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