Ecco il nuovo Consiglio regionale della Toscana

Al momento i consiglieri sono 52: l’opzione di tre candidati del Pdl eletti sia nel listino regionale che in una circoscrizione completerà la composizione dell’Assemblea.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2010 15:13
Ecco il nuovo Consiglio regionale della Toscana

Sono 52, al momento, gli eletti nella nona legislatura del Consiglio regionale della Toscana, dopo la proclamazione dell’Ufficio centrale regionale presso la Corte di Appello di Firenze. Per l’individuazione dei tre consiglieri che completeranno la composizione della nuova Assemblea toscana sarà necessaria l’opzione di tre candidati del Pdl eletti sia nel listino regionale sia in una circoscrizione: si tratta di Stefania Fuscagni (eletta anche nella circoscrizione di Firenze), Stefano Mugnai (Arezzo) e Marco Taradash (Livorno).

Ecco l’elenco al momento disponibile. Centrosinistra: Enrico Rossi (Pd, presidente della Giunta regionale eletto dalla coalizione Toscana democratica). Pd-Riformisti toscani, 24 consiglieri: Andrea Manciulli, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi, Daniela Lastri, Alberto Monaci (listino regionale); Vincenzo Ceccarelli, Enzo Brogi (Arezzo); Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni, Nicola Danti (Firenze); Anna Rita Bramerini (Grosseto); Matteo Tortolini, Marco Ruggeri (Livorno); Marco Remaschi, Giovanni Ardelio Pellegrinotti (Lucca); Loris Rossetti (Massa Carrara); Ivan Ferrucci, Pier Paolo Tognocchi (Pisa); Gianfranco Venturi (Pistoia); Fabrizio Mattei (Prato); Marco Spinelli, Rosanna Pugnalini (Siena). Italia dei Valori, 5 consiglieri: Fabio Evangelisti, Francesco “Pancho” Pardi, Sonia Alfano, Giuliano Fedeli, Marco Manneschi (listino regionale). Federazione della Sinistra e Verdi, 3 consiglieri: Monica Sgherri, Paolo Marini, Mauro Romanelli (listino regionale). Centrodestra: Monica Faenzi (Pdl, candidata presidente della coalizione “Per la Toscana”). Pdl, 16 consiglieri: Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Marco Taradash, Salvadore Bartolomei, Stefano Mugnai (listino regionale); Stefano Mugnai (Arezzo); Stefania Fuscagni, Nicola Nascosti (Firenze); Andrea Agresti (Grosseto); Marco Taradash (Livorno), Giovanni Santini (Lucca); Jacopo Ferri (Massa Carrara); Giovanni Donzelli (Pisa); Roberto Giuseppe Benedetti (Pistoia); Alberto Magnolfi (Prato); Claudio Marignani (Siena). Lega Nord, 3 consiglieri: Antonio Gambetta Vianna (listino regionale); Claudio Morganti (Firenze); Marina Staccioli (Lucca). Udc, 2 consiglieri: Francesco Bosi (candidato presidente), Nedo Lorenzo Poli (listino regionale). Ulteriori cambiamenti saranno possibili a seguito di eventuali rinunce di consiglieri eletti.

(s.bar) I consiglieri sono entrati in carica con la loro proclamazione da parte dell’Ufficio elettorale centrale regionale presso la Corte d’appello, ma eserciteranno le loro funzioni solo a partire dalla prima seduta del nuovo Consiglio, che deve svolgersi entro dieci giorni. Entro lo stesso periodo di tempo, i consiglieri eletti che sono già parlamentari devono optare per una delle due cariche, dimettendosi da membro del Parlamento o da consigliere regionale. Analogamente i consiglieri eletti in più circoscrizioni provinciali, oppure in una circoscrizione provinciale e nella lista regionale, devono manifestare la propria opzione per una delle due.

Subentrano nel Consiglio i primi dei non eletti della stessa lista. Il Consiglio della nona legislatura regionale, dopo la revisione statutaria e la modifica della legge elettorale, si compone di 53 consiglieri, cui si aggiungono il presidente della Giunta eletto ed il candidato alla stessa carica primo dei non eletti, per un totale, quindi, di 55 componenti. La prima seduta è convocata dal consigliere più anziano di età. Se questo non accade, il Consiglio può essere convocato da un quinto dei consiglieri.

Nel corso della prima seduta è sempre il consigliere più anziano d’età ad assumere la presidenza provvisoria ed i due consiglieri più giovani svolgono le funzioni di segretari. L’assemblea prende quindi atto delle opzioni e delle dimissioni, con le relative surroghe. Una volta costituito il plenum, si procede all’elezione dell’Ufficio di presidenza, composto dal presidente, da due vicepresidenti e da quattro segretari, due dei quali con funzioni di questore. Nella composizione sono garantite la proporzione tra maggioranza e minoranze e la presenza di entrambi i generi.

Il presidente del Consiglio è eletto a scrutinio segreto, a maggioranza dei tre quarti dei componenti l’assemblea; al secondo scrutinio è sufficiente la maggioranza dei due terzi; dal terzo è sufficiente la maggioranza. I vicepresidenti, i segretari questori e i segretari del Consiglio sono eletti subito dopo il presidente, sempre a scrutinio segreto, con votazioni separate e con voto limitato ad un solo nominativo. Sono eletti i consiglieri che hanno ottenuto il maggior numero di voti o, a parità di voto, i più anziani di età.

La prima seduta del Consiglio prosegue quindi con l’illustrazione, da parte del presidente della Giunta, del proprio programma di governo e la presentazione del vicepresidente e degli assessori che intende nominare. Il programma di governo è approvato dal Consiglio entro i dieci giorni successivi. Dopo l’approvazione o, in ogni caso, trascorsi i dieci giorni, il presidente della Giunta nomina il vicepresidente e gli altri componenti dell’esecutivo. Ciò può dar luogo ad una ulteriore variazione nella composizione dell’assemblea.

La nomina a componente della Giunta determina, infatti, la decadenza dalla carica di consigliere e la relativa surroga. (dp)

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