Verso la nuova giunta: cosa prevede lo Statuto

Tutti i passaggi formali dopo le elezioni, prima dell'insediamento. Entro dieci giorni dalla proclamazione Rossi dovrà presentare la squadra in Consiglio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 aprile 2010 17:35
Verso la nuova giunta: cosa prevede lo Statuto

Enrico Rossi è il nuovo presidente eletto della Toscana, ma il presidente Martini e tutta la giunta (come gli attuali consiglieri regionali) rimarranno in carica fino a quando la Corte d'appello non invierà in Consiglio regionale il verbale con la proclamazione dei nuovi eletti. Cinque anni fa furono necessari una ventina di giorni perché gli uffici dei tribunali di ogni provincia controllassero i verbali di tutte le sezioni toscane e la somma dei voti. Se anche stavolta impiegassero lo stesso tempo, Enrico Rossi subentrerebbe a Martini attorno al 20 aprile.

Contemporaneamente l'intera vecchia giunta decaderebbe e Rossi manterrebbe presso di sé tutte le deleghe. Ma la Corte d'Appello potrebbe essere anche più veloce. Venti giorni per insediare la giunta Quel che è certo è che dall'invio del verbale in Consiglio regionale, Rossi avrà 10 giorni di tempo per presentarsi in Consiglio regionale con il programma di governo e la nuova giunta, il cui insediamento avverrà comunque dopo la discussione e il voto che potrebbe avvenire nella stessa seduta o in una successiva, ma comunque non oltre altri 10 dieci giorni.

Entro venti giorni al massimo dalla proclamazione di Rossi, la nuova giunta sarà dunque insediata. Il consigliere anziano convoca il nuovo Consiglio Durante la prima seduta di Consiglio sarà nominato anche il nuovo presidente dell'assemblea toscana. A convocare e presiedere la riunione dovrà essere il consigliere regionale più anziano per età. Lo prevede lo Statuto e al momento è Alberto Monaci (Pd). Per la prima seduta di consiglio gli eurodeputati o parlamentari eletti dovranno inoltre comunicare se si sono dimessi dal loro incarico, incompatibile, o se hanno rinunciato al seggio da consigliere regionale. Deputato o consigliere: scelta per sei E' il caso di Monica Faenzi, parlamentare e candidata presidente di Pdl e Lega Nord, che se si dimettesse lascerebbe il posto ad un quarto consigliere della Lega, ovvero Dario Locci candidato ad Arezzo.

Scelta identica dovranno fare per l'Udc Francesco Bosi, candidato presidente, e Nedo Poli, candidato del “listino”, Claudio Morganti della Lega Nord e Fabio Evangelisti e Francesco detto Pancho Pardi dell'Italia dei Valori. Prima della prima seduta del Consiglio, scelta simile dovranno fare i consiglieri eletti contemporaneamente nel listino regionale e in una circoscrizione. E' il caso, nelle fila del Pdl, di Stefania Fuscagni, Marco Taradash e Stefano Mugnai. La surroga avverrà prima che il Consiglio regionale nomini il suo presidente, in modo che l'assemblea sia al completo.

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