La Procura di Firenze boccia il piano di riapertura del Comune

De Zordo: "Siamo sconcertati e indignati, anche a nome delle famiglie di Luca e Veronica, che in tutto questo tempo non sia stato ancora fatto uno studio serio che permetta di rendere finalmente sicuro e accessibile uno spazio meraviglioso".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2010 20:22
La Procura di Firenze boccia il piano di riapertura del Comune

"Che differenza c'è tra un piano di messa in sicurezza e qualche inferriata provvisoria? Dovrà riflettere su questo l'assessore Da Empoli, responsabile col resto della Giunta del mancato dissequestro del Forte Belvedere". Ornella De Zordo commenta così la notizia della bocciatura da parte della Procura di Firenze del progetto del Comune che doveva consentire la riapertura del Forte. "Dopo la nostra domanda di attualità del 22 febbraio, l'assessore era intervenuto in Consiglio e ci aveva rassicurato sull'esistenza di un progetto fattibile in tempi brevi, e addirittura della possibilità di aprire il Forte per l'estate.

Ma oggi la Procura afferma, com'è ovvio, che non basta un generico disegno delle inferriate, ci vuole un piano globale e dettagliato. È davvero il minimo, dopo che già due giovani hanno perso la vita a causa dell'incuria e della faciloneria dell'amministrazione e di chi gestiva e doveva controllare la struttura, persone che adesso dovranno rispondere alla giustizia dei loro comportamenti. Siamo sconcertati e indignati, anche a nome delle famiglie di Luca e Veronica, che in tutto questo tempo non sia stato ancora fatto uno studio serio che permetta di rendere finalmente sicuro e accessibile uno spazio meraviglioso, restituendolo alla città" conclude De Zordo.

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