TAV: ha ragione l'Osservatorio ambientale

Si chiude una ormai annosa partita contro i binari di ogni ordine e grado che si combatte solo a Firenze e che è esclusivamente ispirata da chi irresponsabilmente cavalca la tigre degli automobilisti.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2010 18:28
TAV: ha ragione l'Osservatorio ambientale

Leggiamo con attenzione l'ultimo parere dell'Osservatorio ambientale sul nodo AV di Firenze. Si tratta di raccomandazioni che riguardano diversi punti, non solo la stazione Foster e prudenzialmente prescrivono di aumentare, sia pure di poche unità, gli edifici "testimonali di stato". Il 10 settembre 2009 nella riunione dell'Osservatorio ambientale fu convenuto che era necessario “rivedere la ricostruzione delle caratteristiche idrogeologiche del sottosuolo e la modellazione del flusso delle acque sotterranee lungo il tratto ferroviario con ulteriori elaborazioni progettuali", a seguito di osservazioni di ARPAT e autorità di bacino dell'Arno, al fine di ottenenere la trasparenza idraulica della stazione di Foster.

Questo era l'unico dubbio sull'opera: perché sulla talpa TBM non esistono in letteratura tecnica notizie di danni in nessuna parte del mondo. Rubellini, dopo attente valutazioni, è assolutamente convinto che il sistema di drenaggi progettato sia completamente sufficente per ottenere la trasparenza idraulica del manufatto (da notare: senza l'ausilio di pompe meccaniche). Questo in sostanza significa che:

1. a questo punto non sussistono più problemi tecnici per l'inizio dei lavori; 2.

Rubellini ha avuto accesso a tutta una serie di elaborati e/o simulazioni paticolarmente accurati. Chi sale in cattedra a contestarli deve dimostrare che questi modelli siano errati, ma non a parole: con altri dati.

Questo serve a chiudere una ormai annosa partita contro i binari di ogni ordine e grado che si combatte solo a Firenze e che è esclusivamente ispirata da chi irresponsabilmente cavalca la tigre degli automobilisti, i quali non vogliono capire che non è una città a misura di aurtmobile.

Ci sono poi contestatori ideologici a sinistra fra i quali probabilmente non si annidano geni in economia dei trasporti ed esperti di costruzioni di gallerie. di Aldo Piombino

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