La Regione Toscana penultima in Italia per investimenti ambientali

Impietosa analisi sui Fondi FESR 2007-2010: si investe solo lo 0,90% delle risorse, contro il 9,93% della Puglia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2010 21:13
La Regione Toscana penultima in Italia per investimenti ambientali

"Rimaniamo basiti ed esterrefatti nell'apprendere che la Regione Toscana si posiziona al 18° posto (su 20) nella classifica degli investimenti in innovazione ambientale redatta dalla Campagna Sbilanciamoci dopo aver analizzato i Piani Operativi Regionali FESR 2007-2010 approvati dalla Commissione Europea". Così, in una nota perUnaltracittà. "La Toscana - prosegue - sostiene solo con lo 0,90% del POR (Piano Operativo Regionale) la promozione di prodotti e processi rispettosi dell'ambiente verso le piccole e medie imprese, contro, per esempio, il 9,93% della Puglia e dietro a Regioni come la Calabria (1,55) e la Basilicata (1,20%).

Investimenti pubblici di questo tipo, in presenza di una crisi epocale come l’attuale, favorirebbero anche lo sviluppo di nuovi settori e, quindi, nuove opportunità di investimento e creazione di posti di lavoro. Anche per questo perUnaltracittà è indignata. Non solo la Regione Toscana investe poco in innovazione ambientale, ma lo fa anche in un momento in cui l'innovazione è l'unica leva di sostegno ad un'economia malata come l'attuale". "L'analisi di Sbilanciamoci è precisa e puntuale, e ha il merito di mettere a nudo la retorica dello "sviluppo sostenibile" così cara alla maggioranza politica di centrosinistra che ha sostenuto le politiche di Claudio Martini e ora sostiene Enrico Rossi.

Convegni, siti internet, dichiarazioni eclatanti sull'abbattimento delle emissioni inquinanti in Toscana sono contraddetti da una realtà impietosa, che mette nero su bianco, quanto il governo regionale creda poco nella sviluppo della green economy. Alla luce di questa ricerca non sorprendono le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi al Nuovo Corriere dal dirigente regionale delle politiche ambientali, che interrogato sull'efficacia dei piani antismog della Regione Toscana appena varati, confermava la loro inefficacia facendo capire che sarebbero rimasti solo sulla carta" aggiunge perUnaltracittà. "Tutto ciò avviene mentre continua il processo sulle polveri fini che vede imputati Caludio Martini, Leonardo Domenici e altri amministratori toscani.

Processo che è giusto ricordare si è aperto con una perizia del professor Annibale Biggeri che afferma: 'Ogni anno, dal 2003 al 2006, sono morte a Firenze e nell’hinterland 25 persone per malattie legate all’inquinamento atmosferico. Altri 347 decessi sono prevedibili, a lungo termine, per malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, tumori al polmone o dovute a insufficienza respiratoria'" conclude perUnaltracittà.

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