Qualità dell’aria: una legge per ridurre i rischi

Il Consiglio regionale toscano, all’unanimità, approva il testo, che attua la normativa nazionale e tiene conto dell’ultima direttiva comunitaria in materia. Previsto un nuovo strumento: il piano di azione comunale. Ci sarà una rete di rilevamento.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2010 15:58
Qualità dell’aria: una legge per ridurre i rischi

Per ridurre i rischi sanitari causati dall’inquinamento atmosferico, il Consiglio regionale, all’unanimità, ha approvato la legge per la tutela della qualità dell’aria ambiente. E’ stata la presidente della competente commissione consiliare, Rosanna Pugnalini (Pd) ad illustrare il testo. La legge attua la normativa nazionale in materia e tiene conto della direttiva comunitaria 50/2008, in corso di recepimento a livello statale. In particolare, come ha sottolineato la relatrice, individua le competenze degli enti territoriali e cura l’integrazione con le altre politiche regionali di settore, tenendo conto del protocollo di Kyoto.

Il piano regionale, previsto dal legislatore nazionale, si configura così come piano intersettoriale e sarà attuato con deliberazioni annuali della Giunta regionale ed il piano di azione comunale. "E’ questo uno strumento nuovo, già impiegato nel 2004 con buoni risultati – ha commentato Pugnalini – La mancata approvazione comporta la non ammissione ai contributi erogati dalla Regione". Per avere un quadro conoscitivo completo, sarà poi creato un inventario regionale delle sorgenti di emissione e sarà creata una rete regionale di rilevamento.

“Questa è una legge tecnica che recepisce le direttive comunitarie ed il ‘decreto Matteoli’ – ha rilevato Andrea Agresti (An-Pdl) annunciando il voto favorevole - Si mette ordine in una materia che interessa tutti i cittadini che si riconoscono nei trattati di Kyoto sulla riduzione di emissioni”. (dp) Nelll'immagine, d'archivio, una manifestazione delle settimane scorse a Firenze sulla qualità dell'aria.

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