I pendolari del Valdarno preoccupati per l'aumento dei treni sulla Direttissima

Le previsioni parlano infatti dell'arrivo di treni per il trasporto della terra di scavo risultante dalle opere per il sottoattraversamento Tav di Firenze e dei test di 'Italo', il nuovo treno superveloce di Montezemolo e Della Valle.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2010 16:52
I pendolari del Valdarno preoccupati per l'aumento dei treni sulla Direttissima

Nuovi guai per i pendolari sono previsti dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima. "Non bastano i ritardi e i disagi dovuti ai Frecciarossa per le cosiddette 'interferenze' sulla linea Direttissima - afferma Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari - adesso sono annunciati altri nuovi treni sulla linea lenta del Valdarno: i treni della terra di scavo del sottoattraversamento della Tav di Firenze e i test di 'Italo', il nuovo treno superveloce di Montezemolo e Della Valle".

Nel primo caso si tratterebbe di almeno 10 coppie quotidiane di treni speciali, che fra non molto inizieranno a trasportare i 3 milioni di terra di scavo del tunnel e della stazione Tav di Firenze fino a San Giovanni Valdarno, per il loro smaltimento a Santa Barbara. "Non esiste ancora un piano dei passaggi di questi treni - afferma Da Re - ed è reale il rischio di futuri intasamenti nelle ore di punta sulla linea lenta, da Pontassieve a Figline fino a San Giovanni, con la presenza contemporanea dei treni dei pendolari e dei treni con la terra del tunnel di Firenze". Caso molto diverso è la possibile presenza sulla linea ferroviaria del Valdarno del prototipo 'Italo' di NTV (Nuovo Trasporto Viaggiatori), la società di Luca Cordero di Montezemolo e Diego Della Valle, che dal prossimo anno sarà in concorrenza con Trenitalia per l'Alta Velocità.

"Nei giorni scorsi è stato annunciato da Ntv che il prototipo della 'FrecciaViola' - così l'ha soprannominata Da Re - sta per fare i test di prova prima sulla linea lenta Roma–Firenze e poi sulla direttissima, fino al mese di luglio. Esiste perciò il rischio di vederci sfrecciare davanti agli occhi il supertreno di Della Valle a 335 chilometri orari? E questa velocità è compatibile - conclude Da Re - con il traffico ferroviario attuale sulla linea lenta del Valdarno, ma anche sulla direttissima?"

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