Ancora ritardi per i pendolari della tratta Valdarno-Firenze

Ieri pomeriggio, giovedì 17 dicembre, parecchie centinaia di pendolari del Valdarno, che affollavano nell'ora di punta uno dei treni più usati per il ritorno a casa, l'interregionale n.3165, sono giunti a destinazione con 40 minuti di ritardo.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2009 15:46
Ancora ritardi per i pendolari della tratta Valdarno-Firenze

Continuano i disagi per i pendolari dei treni dal Valdarno per Firenze e ritorno. Ieri pomeriggio, giovedì 17 dicembre, l'ennesima nuova odissea per parecchie centinaia di pendolari del Valdarno, che affollavano nell'ora di punta uno dei treni più usati per il ritorno a casa, l'interregionale n.3165, in partenza alle ore 18:13 da Santa Maria Novella con destinazione finale Foligno. "Il treno è rimasto fermo sul binario 16 a Santa Maria Novella ed è partito con 34 minuti di ritardo senza alcuna informazione a bordo per i passeggeri - afferma Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno-Direttissima - ed è arrivato, utilizzando la Direttissima, con 38 minuti di ritardo nelle stazioni di Figline, San Giovanni, Montevarchi, con più del raddoppio dei tempi di viaggio".

"Il treno ha dovuto anche attendere altri minuti, per immettersi sulla Direttissima, e dare la precedenza al Frecciarossa di turno, all'altezza di Rovezzano, cercando poi di recuperare il ritardo in velocità nella lunga galleria di San Donato. Arrivando nel Valdarno, c'è stata a bordo del treno la beffa della comunicazione di Trenitalia riguardo al ritardo di partenza, che era dovuto a un guasto a una carrozza a Sanata Maria Novella. E' stato un disservizio inaccettabile da parte di Trenitalia - sottolinea Da Re - al sovraffollamento si è aggiunto il forte ritardo, la tardiva comunicazione e il guasto al treno.

Per paradosso ci si metteva meno tempo di viaggio con il treno sulla linea Lenta del Valdarno, per Pontassieve - conclude Da Re - non sarà che Trenitalia vuole abituarci a questa idea, perchè ha già il progetto di privarci dell'uso della Direttissima, liberando così i binari per i sempre più numerosi Frecciarossa e Frecciargento sulla tratta Roma-Firenze?"

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