Findomestic annuncia 230 esuberi

Comucci (Fabi): “Assolutamente ingiustificabili i licenziamenti. Attiveremo tutte le procedure per trovare soluzioni sostenibili”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2010 20:24
Findomestic annuncia 230 esuberi

La Fabi, Federazione Autonoma Bancari Italiani, la maggiore organizzazione sindacale del settore del credito lancia il grido d’allarme per l’occupazione a livello fiorentino e italiano. La Findomestic infatti ha la sua sede principale su Firenze dove l’Azienda ha annunciato ben 120 esuberi che diventano complessivamente 230 se si considera anche la rete, cioè gli altri uffici dislocati nelle altre città italiane. “Inconcepibile per una azienda che va bene e che è solida con utili negli anni stratosferici; migliorare si può ma non licenziando o ricorrendo ad una mobilità geografica forte mettendo a rischio anche in questo caso molti posti di lavoro”.

A dirlo è Leonardo Comucci Segretario Coordinatore Nazionale della Fabi in Findomestic. “La nuova proprietà, francese, si è presentata con un nuovo piano industriale che pensa solo ai tagli occupazionali per ridurre i costi rimettendo in discussione la precedente ristrutturazione aziendale attuata nel 2007 molto sofferta e sempre osteggiata dalle Organizzazioni Sindacali. Come Fabi attiveremo tutte le procedure e i livelli politici e istituzionali per trovare soluzioni sostenibili per tutti i dipendenti di Findomestic.

A tal proposito abbiamo notizia anche di una interrogazione in Provincia e di una interrogazione parlamentare presentata sulla situazione in Findomestic”. E la vicenda, infatti, approda in Provincia di Firenze con una domanda d'attualità dei consiglieri Leonardo Comucci, Tommaso Villa, Massimo Lensi, Filippo Ciampolini ed Erica Franchi (Pdl), ma anche in Comune a Firenze dove Massimo Pieri Pdl afferma: “Giudico estremamente preoccupante questa notizia – aggiunge Pieri – anche per i tanti, troppi precedenti di aziende presenti sul territorio fiorentino.

Per questo domani in Consiglio comunale effettuerò una comunicazione, e auspico fin da adesso l’intervento della commissione lavoro”.

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