Sull’uscio di cucina: ma quando una non ha voglia di cucinare?

Succede qualche sera di arrivare a casa e di non avere più voglia di fare niente. Solo di sedersi in poltrona e abbandonarsi agli eventi. E' il momento di una bella pasta cacio e burro!

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2010 13:08
Sull’uscio di cucina: ma quando una non ha voglia di cucinare?

Succede qualche sera di arrivare a casa e di non avere più voglia di fare niente. Solo di sedersi in poltrona e abbandonarsi agli eventi. Ma ad un certo punto lo stomaco gorgoglia e non ci si può affidare a quel sacchetto aperto di patatine o a un barattolo di nutella. No, è il momento di una bella pasta cacio e burro! Datemi retta: raccogliete le forze, mettete una pentola d’acqua sul fuoco e aspettate che bolla. Intanto tirate fuori dal frigo un panetto di burro in modo che si stemperi.

Poi grattate un bel piatto di parmigiano e attendete in religioso silenzio i cento gradi dell’acqua. Scegliete la pasta che più vi aggrada. Io uso la barbina di solito. Sì, proprio lei, la pastina dei nonni; a cacio e burro è imbattibile! Appena l’acqua è pronta buttate la pasta. A cottura ultimata, scolatela come di consueto e lasciate la pentola dell’acqua sul fuoco. Metteteci il burro a sciogliere. Mi raccomando, non fatelo friggere. Deve sciogliersi lentamente. Unitevi la pasta; spargetevi il cacio a cascata, mescolate poco, ma energicamente, una spruzzata di pepe e… fatto! Vi assicuro che in queste serate fredde e buie, sarà come bere un cuba libre all’Avana! Vanessa Bof

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