Aumenta lo stipendio del Sindaco di Firenze

Mentre a Livorno il Consiglio Comunale rinuncia. Bundu e Palagi (SPC): "Sbagliati il modo, il momento e il bersaglio"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2022 19:49
Aumenta lo stipendio del Sindaco di Firenze

Il Parlamento con la Finanziaria ha approvato l’aumento delle indennità degli amministratori locali, indennità che non venivano adeguate da quasi 20 anni nonostante che il lavoro e le responsabilità dei sindaci fossero cresciute in maniera esponenziale. Gli aumenti decisi per legge riguardano tutti gli amministratori di città metropolitane, comuni capoluogo e piccoli comuni.

"Mica vorrete soffiare sull'antipolitica? No, ma a soffiare sull'antipolitica è il Sindaco di Firenze che ritiene giusto e necessario il significativo aumento della propria indennità (che raddoppierà, arrivando a tredicimila euro al mese, come riporta la stampa), mentre pochissimo toccherà a chi guida i piccoli comuni, amministratori di frontiera con poco personale e indennità ridicole, usati come pretesto per fare tutta l'operazione" dichiarano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune.

"Il tutto in una fase di enorme crisi economica e sociale: come si fa a ritenere giusta e accettabile l'operazione? Sta andando in scena il peggio dell'autoreferenzialità di chi siede nelle istituzioni, che alimenta il discredito di cui gode la "cosa pubblica", perché con la scusa dei problemi dei piccoli comuni si ingrassano gli stipendi dei sindaci dei capoluoghi".

"Si spengono i monumenti, allora, con grande enfasi, ma dietro ci si raddoppia il gettone? La questione riguarderà anche chi siede in Consiglio, probabilmente, ne siamo consapevoli, anche se la Legge finanziaria non ci chiama in causa. Ma intanto pensiamo sia giusto rimandare il più possibile gli adeguamenti stabiliti dalle norme e avanzare una richiesta precisa ai partiti che siedono in Parlamento: di tornare indietro su questa decisione scandalosa, aumentando soltanto le indennità di sindaci e amministratori dei comuni più piccoli".

"Oggi non abbiamo potuto discutere la nostra domanda di attualità sul tema: attendiamo la risposta scritta e cercheremo di capire come sottoporre al voto del Consiglio comunale il blocco del raddoppio".

Chi aveva il bilancio in equilibrio avrebbe potuto aumentare immediatamente lo stipendio ai livelli previsti nel 2024 utilizzando risorse del bilancio comunale, il Comune di Livorno aveva questa possibilità, ma il Sindaco e tutta la Giunta hanno deciso di rinunciare, lasciando nelle casse comunali nei prossimi due anni complessivamente oltre 350 mila euro.

“L’aumento delle indennità è una cosa che non ho certo deciso io – dichiaro il sindaco – è una legge fatta dallo stato e applicata a tutti gli amministratori italiani, ogni Comune che ha i conti in ordine poteva però scegliere di aumentare lo stipendio sin da subito ai livelli massimi che entreranno in vigore dal 2024. Noi abbiamo deciso di rinunciare a questa opzione. Si tratta di risorse che rimarranno nelle casse comunali a disposizioni di servizi per i cittadini e opere per la città. Una decisione che abbiamo preso con tutta la giunta in tre minuti”.

“Condivido il pensiero del sindaco di Firenze Nardella: se i sindaci e gli amministratori locali rappresentano ciò che si dice, e cioè essere il baluardo più consistente di democrazia e operatività, non trovo affatto scandaloso che a questa responsabilità corrisponda un adeguato riconoscimento economico. In questi ultimi decenni, mentre gli stipendi dei parlamentari, dei consiglieri regionali, dei parlamentari europei hanno toccato cifre molto consistenti e in alcuni casi anche difficilmente comprensibili, si è assistito, al contrario, aD una mortificazione del ruolo dei sindaci e degli amministratori locali che ha portato ad un allontanamento dall’assunzione di responsabilità pubbliche, limitando la libertà di partecipazione.

Credo che il governo Draghi abbia fatto una scelta opportuna e di buon senso che certo è un primo atto verso una rimodulazione di tutte le indennità che hanno a che fare direttamente o indirettamente con la politica. Comprendo che il momento storico possa prestarsi a facili strumentalizzazioni, ma i sindaci in questi anni hanno imparato a non nascondersi dietro facili populismi che fanno male a tutti, compresi coloro che li fomentano” dichiara invece da Arezzo il Sindaco Alessandro Ghinelli.

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