Ataf in corsa contro il tempo: la dura vita di passeggeri ed autisti

Alle difficoltà più volte segnalate si aggiunge il rispetto della sicurezza stradale

Antonio
Antonio Lenoci
19 giugno 2015 14:09
Ataf in corsa contro il tempo: la dura vita di passeggeri ed autisti

Arriva in redazione la lettera di una giovane passeggera che ha vissuto un'esperienza ad alta velocità su una linea del trasporto locale."Mi trovavo a bordo dell'autobus numero 20 - racconta la nostra lettrice - quando ad un certo punto l'autista ha pensato bene di accelerare la marcia trascinando me e tutti i passeggeri in una folle corsa per Firenze. Ho dovuto urlare per richiamarlo, visto che ad ogni frenata i passeggeri volavano all'interno della vettura con il rischio di cadere e farsi male sbattendo ai pali di sostegno.

Se mi dovesse ricapitare una simile situazione sono pronta a denunciare l'autista per guida pericolosa". La sicurezza a bordo è la prima garanzia che deve essere offerta al cliente, pertanto speriamo che la segnalazione possa sensibilizzare gli addetti ai lavori. Si tratta però di un episodio già segnalatoci e recentemente le rappresentanze sindacali che seguono le vicissitudini aziendali in Ataf hanno posto l'attenzione su una "tabella oraria sempre più rigida".

Può essere questa necessità di rispettare i tempi a condizionare l'operato degli autisti?Lo abbiamo chiesto a Massimo Milli rappresentante della RSA Faisa Cisal che più volte è intervenuto su Nove per rendere note alcune criticità operative: "Mi sento prima di tutto di rassicurare la vostra lettrice - spiega Milli - in merito al corretto operato dei miei colleghi. Spiace che si sia verificata una simile situazione che, pur non conoscendo nel dettaglio, ricade indubbiamente sul servizio reso all'utenza.

La sicurezza stradale è la nostra prima preoccupazione. La patente che ci consente di svolgere il nostro lavoro quotidiano è per noi molto preziosa e per questo deve essere scrupoloso il rispetto delle regole. Se io resto senza patente, la mia famiglia resta senza uno stipendio: questo è il primo incentivo per ogni autista a dare il 100% ogni giorno".Per quanto riguarda il rispetto della tabella di marcia è corretto parlare di pressione psicologica? "Purtroppo la privatizzazione dell'azienda ha comportato alcune scelte anche in termini di corse ed orari che ci vede molte volte in affanno.

La cantierizzazione di Firenze, utile per poter avere un servizio tramviario efficace, non trova poi nella viabilità una alternativa facilmente percorribile e come si ferma il trasporto privato così ci fermiamo anche noi di Ataf. Non deve essere questa una giustificazione, perché noi siamo responsabili dei nostri passeggeri ed a loro deve andare la nostra totale dedizione; è indubbio che se su turni di diverse ore i pochi minuti di riposo si riducono, il conducente ne risente.

Se quei 15 minuti di riposo diventano 10.. siamo comunque esseri umani. Soggetti ai controlli periodici per quanto attiene la reattività, la buona vista, il controllo del mezzo.. ma sempre esseri umani siamo".Prendendo spunto dall'accaduto c'è un appello che la RSA vuole rivolgere alla dirigenza? "Colgo l'occasione per sottolineare la necessità di prestare particolare attenzione alla praticità operativa. A prescindere dal caso specifico, che ripeto non conosco nel dettaglio, è bene capire che solo se il conducente viene messo in grado di poter svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi, allora diventa possibile creare un rapporto di fiducia anche tra autista e passeggero che deve sentirsi tutelato.

Questo oggi non avviene perché molto spesso chi sale a bordo è già prevenuto, pronto a lamentarsi a causa dei ritardi e dell'attesa, per non parlare dei mezzi che ha visto passare diretti al Deposito".

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