Si chiama Lucifero e il nome è già tutto un programma. Non ha voglia di scherzare l’anticiclone africano, molto vasto secondo gli esperti, che sta per abbattersi sull’Italia partendo dall’Algeria. Sulle isole sono previste massime addirittura vicine ai 43 gradi, in Toscana certamente non sarà così ma l’escalation del caldo è garantita. Basta vedere le previsioni su Firenze. Dai 20 di minima ai 34 di massima di oggi, lunedì, una massima già alta, si sale sempre più: 21-35 martedì, 21-36 mercoledì, 21-39 giovedì, addirittura 23-39, 22-39, 22-39 rispettivamente per venerdì, sabato e domenica.
In questo quadro, si inserisce il divieto della Toscana di dare fuoco a residui vegetali da oggi, lunedì 24 giugno fino al 31 agosto. Un divieto che scatta con una settimana di anticipo rispetto al solito, proprio perché l’arrivo di Lucifero, alta pressione con tempo stabile e ass aprobabilità di pioggia, rende più alta la probabilità di incendi boschivi.
L’accensione di fuochi, da oggi in poi, sarà possibile soltanto se si fanno bracieri e barbecue nel modo però più sicuro possibile, secondo le modalità previste, in abitazioni o pertinenze e in aree attrezzate.
C’è anche un numero verde, per chiunque avvistasse o si trovasse nei pressi di focolai di incendio: è l’800.425.425 della Sala operativa regionale antincendi boschivi.
A proposito del clima, più in generale, il Consiglio regionale approva una mozione presentata da Sì-Toscana a sinistra. Il testo approvato accoglie emendamenti proposti dal Partito democratico.
In sostanza, la mozione impegna la Giunta regionale a
- "dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale in Toscana, quale assunzione di consapevolezza e responsabilità politica, coordinando e rafforzando ulteriormente le politiche, azioni e iniziative volte al contrasto del cambiamento climatico, da considerare una priorità trasversale ai propri piani e programmi, alle politiche economiche e agli accordi da perseguire”
- attivarsi “affinché il governo riveda la sua posizione e dichiari lo stato di emergenza ambientale e climatica del Paese, riconoscendo così l’esigenza di porre in essere tutte le azioni necessarie e non rinviabili volte a non compromettere il futuro delle nuove generazioni”.
La Giunta regionale è impegnata inoltre a
- sostenere, in attuazione dell’accordo di Parigi “obiettivi più ambiziosi per contrastare il cambiamento climatico e decarbonizzare l’economia”
- attivarsi affinché siano adottate “opportune forme di fiscalità ambientale, rivedendo le imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali a favore della sostenibilità, anche attraverso la revisione della disciplina delle accise su prodotti energetici in funzione del contenuto di carbonio, al fine di accelerare la conversione degli attuali sistemi energetici verso modelli a emissioni basse o nulle”
- favorire e incrementare gli investimenti sulla ricerca e lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, sul risparmio energetico e sull’efficiente produzione dell’energia”; ad assumere “ogni idonea iniziativa finalizzata a sollecitare la partecipazione degli enti locali alla definizione del nuovo quadro energetico ed ambientale determinato dalla dichiarazione di emergenza climatica”.
La mozione impegna infine la Giunta toscana a
- richiedere l’esclusione dal patto di stabilità delle spese e degli investimenti delle Regioni e degli Enti locali “volti alla riduzione delle emissioni climalteranti e all’adattamento al cambiamento climatico, con particolare riguardo alle risorse finalizzate al risparmio e all’efficienza energetica, allo sviluppo delle energie rinnovabili e alla messa in sicurezza del territorio per la prevenzione dal dissesto idrogeologico e dalla siccità”
- dare piena attuazione alla legge regionale 48 del 2018 (norme in materia di economia circolare), “convocando un gruppo di lavoro paritetico, politico e tecnico tra la Giunta e il Consiglio”, finalizzato alla modifica della legislazione regionale relativa alla programmazione di settore, in linea con quanto previsto dalla stessa legge toscana sull’economia circolare.