Anche Ristoratori Toscana scrive alla vice ministro Castelli

La solidarietà dell'Italia dei Valori agli operatori del turismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2020 23:58
Anche Ristoratori Toscana scrive alla vice ministro Castelli

Firenze, 19 luglio 2020- «Se si sbagliano i tempi ed i modi si fa danno. E' il caso del commento del viceministro al servizio mandato in onda dal TG2. Non siamo più disposti a scusare, a capire o giustificare». Così inizia la lettera sottoscritta da circa 50 mila ristoratori italiani a seguito della dichiarazione del Vice ministro Castelli di ieri 19 luglio avvenuta al Tg2. Tra i firmatari e promotori dell'iniziativa anche l'associazione Ristoratori Toscana, che rappresenta nella regione circa 2.500 attività del settore. «Siamo diventati intolleranti a questi scivoloni televisivi che mettono alla gogna mediatica un intero comparto.

Ci hanno dato dei pigri, dei rivoluzionari, multati e adesso anche degli incapaci. Tutti questi appellativi – prosegue la missiva – non appartengono alla nostra categoria che rappresenta un importante colonna economica italiana, pari al 13% del Pil». «Mai ci saremmo aspettati una dichiarazione simile», scrivono i ristoratori, che concludono: «Caro ministro Castelli non abbiamo bisogno di aiuti per cambiare modo di fare le nostre attività. Non si risolve il problema invitando aziende non convertibili a convertirsi in altro.

Non sforzatevi ad analizzare il mercato che cambia nella domanda ed offerta, lo sappiamo fare bene anche noi. In questo momento non abbiamo bisogno di sentirci dire nulla di tutto questo, abbiamo bisogno che turismo e mobilità torni a vivere nelle nostre vie».

"A nome mio e del Partito -scrive Paolo Cuomo membro dell'esecutivo nazionale dell'Italia dei Valori- esprimo la nostra sentita solidarietà ai ristoratori ed agli operatori del turismo di tutta Italia che stanno vivendo forti criticità economiche e di fatturato per l'assenza del turismo internazionale e per la discutibile misura dello smart working. Questo spirito di solidarietà dell'IDV assume un peculiare valore e spessore di fronte alle parole gravemente offensive ed inaccettabili espresse dal viceministro Castelli in una recente intervista televisiva. Invece di aiutare ed incoraggiare, con misure efficaci e durature gli operatori del turismo ed i ristoratori -conclude l'esponente Idv-, il viceministro Castelli manifesta il pensiero più becero e umiliante della politica dei 5 stelle".

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