Le Sculture in terracotta di Alessandra Giannotti

Devozione nella casa fiorentina del Rinascimento nella Biblioteca dell'«Archivum Romanicum»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2021 14:49
Le Sculture in terracotta di Alessandra Giannotti

Olschki Editore pubblica nella Biblioteca dell'«Archivum Romanicum» un volume di storia dell'arte da 110 pagine con 50 figure a colori ( € 30,00).

Un attento scandaglio d’archivio consente di restituire l’immagine analitica di un rinascimento fiorentino più intimo e privato, legato alla commissione di piccole sculture in terracotta destinate alla preghiera e alla meditazione nella vita quotidiana, o dal significato talora apotropaico. Di tali opere, esaminate per autografia, iconografia, patinatura, collocazione e committenza, si misura anche la fortunata stagione internazionale otto novecentesca. Promossa da antiquari quali Stefano Bardini ed Elia Volpi, da studiosi come Henry Cole, John Charles Robinson e Wilhelm von Bode, essa vide protagonista la vivacissima comunità anglosassone presente a Firenze (Herbert Percy Horne, Charles Loeser, Hortense Mitchell e Arthur Acton), ottenendo una legittimazione estetica che contribuì a determinare l’accesso di piccole sculture fittili, di incerta attribuzione, nelle principali collezioni europee e americane.

Laureata in storia dell’arte all’Università di Urbino, borsista presso la Fondazione Longhi, Alessandra Giannotti ha conseguito la specializzazione all’Università «La Sapienza» di Roma e il dottorato di ricerca all’Università di Perugia. Attualmente è ricercatrice in storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena. Dal 1988 ha pubblicato numerosi contributi sulla pittura e sulla grafica toscana del Cinque e del Seicento, da Raffaellino dal Colle a Federico Barocci, dagli Alberti di Sansepolcro a Raffaello Schiaminossi e Giovan Battista Mercati.

Oltre ad alcune incursioni nel Novecento (Libero Andreotti, Moses Levy), dal 1999 ha orientato i propri interessi verso la scultura: Willem Tetrode, Francesco Silva, i Binoni. Dal 2003 è ideatrice e curatrice della collana «Arte in terra d’Arezzo», e in particolare dei volumi dedicati al Cinquecento, al Seicento e all’Ottocento, nei quali ha pubblicato vari saggi.

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