Accorpamenti scolastici: domani presidio Flc Cgil a Firenze

Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune): "Il Comune tace sul ruolo della Regione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 Novembre 2025 18:30
Accorpamenti scolastici: domani presidio Flc Cgil a Firenze

Firenze, 9-11-2025 - Domani lunedì 10 novembre a Firenze è in programma un presidio di Flc Cgil Toscana dalle ore 14 in via Cavour davanti alla Prefettura per chiedere al governo di ritirare il piano degli accorpamenti scolastici, e alla Regione Toscana di fare un passo indietro sulla delibera sul dimensionamento scolastico (sono 16 gli istituti da accorpare: 4 Lucca, 3 Massa Carrara, 3 Pistoia, 2 Firenze, 2 Grosseto, 2 Siena) per continuare l’opposizione alle politiche dell’esecutivo sull’istruzione. Per Flc Cgil Toscana “procedere ad accorpamenti creerebbe degli istituti troppo grandi e difficilmente gestibili, con meno personale in un periodo di taglio del turn-over, riduzione delle assunzioni e dei fondi scolastici, con la chiusura di plessi nei centri periferici”.

«Dopo il Liceo Galileo, adesso a rischiare è il Liceo Michelangiolo, una delle scuole più antiche e prestigiose della città, pilastro della formazione classica e dell’identità culturale fiorentina» — dichiarano i consiglieri comunali Francesco Grazzini e Francesco Casini (Italia Viva – Casa Riformista) — a seguito della notizia secondo cui l’istituto rientrerebbe tra quelli potenzialmente coinvolti nel piano di accorpamenti scolastici derivante dal cosiddetto dimensionamento nazionale voluto dal Governo.

«Questo piano — spiegano —, fondato su meri criteri numerici, rischia di cancellare l’autonomia e la storia di scuole che rappresentano un patrimonio educativo, culturale e civico per Firenze. Non si può trattare la scuola come un semplice conteggio di iscritti: parliamo di comunità educanti, di relazioni, di tradizione e qualità formativa».

Approfondimenti

I consiglieri hanno presentato una domanda di attualità in Consiglio comunale per chiedere alla Sindaca e alla Giunta quali iniziative politiche e istituzionali il Comune intenda assumere, insieme alla Città Metropolitana, per difendere l’autonomia del Liceo Michelangiolo.

«Chiediamo — aggiungono Grazzini e Casini — che il Comune di Firenze faccia presente alla Regione Toscana e al Governo che sarebbe opportuno quantomeno tornare alla previsione di proroga di almeno un anno sull’attuazione del piano, per consentire un serio confronto tra istituzioni, dirigenti scolastici e comunità educative. Non si può decidere a colpi di tabelle: serve tempo per valutare l’impatto reale di questi accorpamenti e salvaguardare il valore delle scuole che hanno fatto la storia di Firenze». concludono

"Italia Viva (Casa Riformista) e Partito Democratico vanno a braccetto sul tema del dimensionamento scolastico, tacendo sul ruolo della Regione Toscana, che ha ceduto alle minacce del Governo dopo le ultime elezioni, tradendo le mobilitazioni di pochi mesi fa -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- L'Assessora Albanese ha inveito contro una logica nazionale che ha radici profonde e che dovrebbe vedere ritirata la delibera toscana, come abbiamo chiesto con una risoluzione depositata questa mattina.

Tutelare solo un liceo classico del centro storico, evitando di parlare di Capraia e Limite, prefigura un'altra rimozione pericolosa, cioè il ruolo della Sindaca della Città Metropolitana. È un grande classico del sistema politico, che alimenta disillusione e astensione: scaricare le responsabilità e alimentare lo scontro tra livelli istituzionali di colore politico diverso. In questo modo non si aiuteranno davvero personale, sindacati, corpo studentesco e nuclei familiari interessati.

Non una scuola deve essere chiusa, non un posto di lavoro deve essere perso. Ribadiamo il nostro totale sostegno a tutte le mobilitazioni annunciate e che nasceranno nei prossimi giorni, auspicando che la Commissione Istruzione di Palazzo Vecchio iscriva all'ordine dei lavori con urgenza la nostra risoluzione".

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