Nuovi accorpamenti scolastici in Toscana: sono 16

La decisione della Giunta regionale dopo l'intervento del Governo. Cgil promette battaglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 Ottobre 2025 10:42
Nuovi accorpamenti scolastici in Toscana: sono 16

Firenze, 31-10-2025 - A seguito della Delibera regionale approvata dall’ultima seduta di Giunta del 27 ottobre, il tema del dimensionamento scolastico è tornato di attualità. 

"Riteniamo utile - sottolineano Flc Cgil Toscana e Cgil Toscana - fare una po’ di cronistoria in merito.

Con la Legge di Bilancio 2023 l’attuale governo ha imposto alle regioni di procedere a un accorpamento forzoso delle scuole con lo scopo di ottenere cospicui risparmi dal sistema di istruzione.

La Flc Cgil Toscana fin dal 6 gennaio 2023 ha lanciato una campagna stampa sui pericoli occupazionali (meno dirigenti scolastici, dsga, docenti e ata,) e sulla negazione del diritto all’istruzione provocato da questo taglio lineare del Ministero dell’Istruzione, pari a circa 5,3 miliardi di euro a livello nazionale.

La Regione Toscana, anche grazie alla nostra lotta, aveva fatto un primo ricorso alla Corte Costituzionale, bocciato nel novembre 2023, e un altro ricorso al Tar Lazio. Anche la Flc Cgil nazionale aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativo regionale del Lazio, ma entrambe le istanze erano state rigettate.

Tuttavia in virtù di queste azioni legali e sindacali, il Ministero aveva ridotto le scuole da accorpare nel primo in Toscana anno da 15 a 4.

Lo scorso anno la Regione Toscana, col nostro pieno e convinto sostegno, aveva deciso di sospendere il dimensionamento scolastico, con un differimento che il Ministero era stato costretto ad accettare. Anche questo anno, con la delibera del 29 settembre scorso, la Regione Toscana aveva deciso di non accorpare, in attesa dell’esito di un nuovo ricorso alla Corte Costituzionale, interpretando al meglio il sentire del mondo della scuola toscano che si è sempre opposto alle politiche del Governo Meloni e del Ministro Valditara.

Tuttavia, dopo una comunicazione ufficiale del Ministero dell’istruzione, che minaccia di denunciare la Regione Toscana per danno erariale, la giunta regionale il 27 ottobre ha deliberato l’accorpamento di 16 istituti scolastici in alcune province, in base al numero degli alunni in rapporto ai criteri regionali (4 Lucca, 3 Massa Carrara, 3 Pistoia, 2 Firenze, 2 Grosseto, 2 Siena).

A fronte di questa inaspettata decisione, la Flc Cgil non può che esprimere il proprio disappunto e chiede al Presidente della Regione di continuare la battaglia a fianco della scuola democratica, portando avanti la posizione che ha coerentemente tenuto negli anni. Chiediamo pertanto che questi accorpamenti vengano sospesi, come del resto stanno progettando altre regioni. D’altra parte, l’attesa dell’udienza della Corte Costituzionale prevista a novembre giustifica ampiamente il congelamento della delibera.

Per di più, la legge di bilancio 2023 e i successivi decreti non hanno valutato le reali esigenze formative e sociali dei territori interessati, limitandosi a stabilire i dati numerici della riduzione della rete scolastica, in contrasto con alcuni pronunciamenti della Consulta. Non a caso il Tar della Campania, in una recente sentenza che ha bloccato le fusioni tra scuole, ha scritto che il dimensionamento scolastico, incidendo su profili organizzativi, gestionali e di presidio territoriale del servizio di istruzione, richiede una effettiva concertazione con le Regioni interessate.

Su questo stesso principio hanno fatto ricorso anche la Puglia e due regioni amministrate dalla destra (Calabria e Sicilia).

Infine, procedere ad accorpamenti così numerosi, in una regione che negli anni scorsi ha fatto molti dimensionamenti, creerebbe degli istituti troppo grandi e difficilmente gestibili, con meno personale in un periodo di taglio del turn-over, riduzione delle assunzioni e dei fondi scolastici, con la chiusura di plessi nei centri periferici.

Per questi motivi, facendo propria l’esigenza di delegati sindacali, docenti, personale ata, studenti e famiglie che in questi anni si sono mobilitati a difesa delle scuole del territorio, la Flc Cgil è pronta a organizzare una mobilitazione con tutto il mondo della scuola per chiedere al governo di ritirare il piano degli accorpamenti e alla Regione Toscana di fare un passo indietro sulla delibera per continuare l’opposizione alle politiche dell’esecutivo sull’istruzione", conclude Cgil. 

In evidenza