Evangelisti (IdV) al Pd: ''Bisogna smetterla di fare piaceri al Pdl''

L’Italia dei Valori in Toscana mette la riforma del sistema elettorale fra i punti qualificanti del programma di governo 2010-2015, insieme alla diminuzione dei costi della politica e l’introduzione di meccanismi di trasparenza e legalità.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 2009 17:05
Evangelisti (IdV) al Pd: ''Bisogna smetterla di fare piaceri al Pdl''

L’Italia dei Valori in Toscana mette la riforma del sistema elettorale fra i punti qualificanti del programma di governo 2010-2015, insieme alla diminuzione dei costi della politica e l’introduzione di meccanismi di trasparenza e legalità. Il vicecapogruppo alla Camera dei Deputati, Fabio Evangelisti, è deciso nel lanciare un messaggio chiaro agli alleati del centrosinistra. “La Toscana per prima ha tolto le preferenze, aumentato il numero dei consiglieri regionali e bloccato il ricambio della classe politica.

Gli elettori - ha detto Evangelisti - hanno capito che il berlusconismo ha come cultura politica la delega in bianco, il leaderismo, l’arringa virtuale. Quindi chi lavora per l’alternativa democratica si aspetta proprio una svolta dalla Toscana, dando l’esempio contro il cosiddetto porcellum nazionale ideato dal leghista Calderoli”. “Il deludente esito di partecipazione alle primarie regionali, costate a tutti i cittadini toscani 7 euro per ogni voto espresso, dimostra che il meccanismo creato è indifendibile.

Bisogna smetterla di fare piaceri al Partito delle Libertà - ha sottolineato Evangelisti -, perché da una parte con gli inciuci esso ottiene premi e poltrone in Consiglio regionale, tra cui i nutriti posti per l’ufficio del Portavoce dell’opposizione che qualcuno oggi pensa anche di poter aumentare, mentre dall’altra si lascia le mani libere per sparare contro le primarie da loro stessi approvate”. “La riforma della legge elettorale, che non vuol dire soltanto ridare ai cittadini la possibilità di scegliere i candidati con la preferenza, fa parte del confronto politico che abbiamo avviato con Enrico Rossi e le forze della coalizione, per dare discontinuità ad un modello politico autoreferenziale, a scapito della società civile.

Per noi - ha concluso il deputato toscano di IdV - in assenza di un accordo all’interno del centrosinistra sarà inevitabile la raccolta di firme per il referendum che serva almeno a rimettere la preferenza sulla scheda elettorale. Su questa strada, siamo certi, che la maggioranza del corpo elettorale toscano appoggerà un’iniziativa che ha un consenso di forze politiche di diverso orientamento, di movimenti e di formazioni sociali e civili rappresentative di tanta opinione pubblica”.

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