Martini: ''Primarie positive, nonostante il calo di partecipazione''

" "Ogni iniziativa che punta a favorire la democrazia ha un costo. Ha un costo l’informazione, costano i referendum, così come costano le elezioni. Ma non credo che a nessuno venga in mente di abolirli per risparmiare".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2009 18:38
Martini: ''Primarie positive, nonostante il calo di partecipazione''

"Un fatto positivo, nonostante il calo della partecipazione". Questo il giudizio convinto del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, che poi aggiunge: "Grazie a questa scelta, i candidati del Pd e di Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime regionali sono stati scelti da 115mila elettori: un fatto che non succede nelle altre regioni italiane. Ed è sempre grazie alle primarie se nel prossimo Consiglio, nonostante la riduzione del numero dei consiglieri, in queste due liste ci sarà un numero maggiore di donne, superiore all’attuale". Il presidente Martini esprime anche soddisfazione per il lavoro svolto dagli uffici regionali e di tutti i Comuni impegnati nell’organizzazione del lavoro dei seggi.

"Tutte le operazioni si sono svolte in un clima ordinato, con efficienza e rigore. Ringrazio tutti, dal personale impegnato nei seggi a quello al lavoro negli uffici regionali e comunali". Il presidente richiama l’attenzione anche sul calo della partecipazione: "Non si può negare che il continuo chiamare alle urne gli elettori, per le tante occasioni tra primarie di partito e quelle istituzionali oltre alle varie elezioni, possa avere indotto una certa stanchezza. In questo senso la partecipazione al voto dei 115mila elettori è sicuramente un risultato positivo.

Certo, se anche altri partiti, piccoli o grandi, decidessero di utilizzarle, la partecipazione alle primarie potrebbe essere molto più ampia". Infine Martini affronta anche la questione dei costi. "Ogni iniziativa che punta a favorire la democrazia ha un costo. Ha un costo l’informazione, costano i referendum, così come costano le elezioni. Ma non credo che a nessuno venga in mente di abolirli per risparmiare. Mi sembrerebbe più urgente riflettere invece sul perché non tutti i partiti utilizzano lo strumento delle primarie". di Remo Fattorini

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