La Marcia Mondiale della Pace fa tappa a Firenze

Grande festa nel Salone dei Ducento per accogliere i partecipanti. L'assessore Cavandoli dona ai maratoneti una targa con il riconoscimento dei valori della non violenza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2009 14:19
La Marcia Mondiale della Pace fa tappa a Firenze

“La città di Firenze aderisce e riconosce il valore della Marcia Mondiale per la costruzione di una nuova cultura di Pace e non violenza. Il sindaco Matteo Renzi”. E questa la scritta impressa sulla targa donata, a nome dell’Amministrazione comunale, dall’assessore allo sport Barbara Cavandoli ai partecipanti alla Marcia Mondiale della Pace che oggi ha fatto tappa a Firenze. La cerimonia si è svolta nel Salone de’ Dugento gremito di alunni e studenti che hanno portato le loro testimonianze ai partecipanti della Marcia partita dalla Nuova Zelanda e che si concluderà il 2 gennaio a Punta de Vacas, nelle Ande Argentine.

Oltre all’assessore Cavandoli erano presenti la presidente della commissione Pace Susanna Agostini e i componenti della commissione Caterina Biti, Massimo Pieri, Mario Tenerani, Antonio Giambanco. “Grazie di cuore del vostro lavoro – ha detto l’assessore Cavandoli – voi che siete il futuro. E’ un onore oggi accogliere la delegazione che sta attraversando il mondo per portare il messaggio della pace e della non violenza. Firenze, città storicamente operatrice di pace con gli illustri nomi di Don Milani, il sindaco La Pira non poteva non rispondere a questa iniziativa.

Occorre risvegliare le coscienze e anche le istituzioni devono fare la loro parte. Purtroppo alcuni esempi sullo scenario internazionale non aiutano e anzi trasmettono al mondo politiche dei respingimenti e campagne d’odio e intolleranza nei confronti di chi fugge da situazioni di dolore, fame e guerra. Proprio il nostro è stato un popolo che nella storia ha dimostrato, ma anche ricevuto i valori della solidarietà e dell’accoglienza. Oggi invece è come se la nostra società fosse anestetizzata, indifferente nei confronti di chi sta peggio.

Il rispetto invece per la dignità della persona deve andare oltre qualsiasi logica. Dalle città deve venire un messaggio di non violenza perché le città possono e devono costruire una rete di rapporti in favore della pace. Firenze per la sua vocazione, la sua tradizione e la sua storia, ha una centralità in questa rete e deve lavorare anche per la formazione culturale e spirituale delle nuove generazioni per una società che ha bisogno della solidità di città come Firenze per affrontare il futuro”.

"La pace – ha aggiunto la presidente della commissione pace Susanna Agostini- si fa con il nemico. Il compito di ciascuno di noi è cercare di convincere coloro che non pensano come noi. Portarli dalla nostra parte. Nuovi testimoni del progetto di pace e non violenza. Progetto che stamani, nel Salone dei Duecento, ha riunito tante scuole. C’erano tante ragazze e ragazzi che in questi mesi si sono impegnati in un lavoro scolastico mettendo in gioco le proprie emozioni, guidati dai loro insegnati.

Il simbolico premio che stamani abbiamo consegnato alle classi vincitrici, si unisce all'impegno di proseguire con questo fronte unito per la pace, il rispetto dell'altro e la non violenza. Questa marcia abbraccia il mondo, sta coinvolgendo milioni di persone. Firenze oggi segna un passo in avanti. La rete umana di speranza e di amore che questa mattina ha invaso la città ha raccolto in sé i valori di democrazia che hanno segnato la nostra storia e il bisogno di un futuro di fratellanza" (fd)

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