Il Pdl chiede di rilanciare il Piano territoriale di coordinamento provinciale

Presentata una mozione in Consiglio provinciale dove chiedono di rilanciare il PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale) che risale al 1998 e che è ancora in fase di revisione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2009 19:07
Il Pdl chiede di rilanciare il Piano territoriale di coordinamento provinciale

“Sulle indagini che stanno portando avanti la magistratura sugli scandali urbanistici che hanno investito Firenze e gli altri Comuni della Provincia non vogliamo intervenire ma chiediamo che le questioni urbanistiche devono tornare ad essere affrontate dalla politica e dalle assemblee elettive”. I consiglieri Nicola Nascosti e Guido Sensi del gruppo del Popolo della Libertà hanno presentato una mozione in Consiglio provinciale dove chiedono di rilanciare il PTCP (Piano territoriale di coordinamento provinciale) che risale al 1998 e che è ancora in fase di revisione.

“Non si può continuare ad avere uno strumento – proseguono Sensi e Nascosti – che viene continuamente modificato da decisioni di singoli Comuni. Sono state fatte almeno 60 invarianti negli ultimi anni. Siamo stanchi di questa urbanistica concertata e di modifiche al PTCP fatte con semplici accordi di programma. Chiediamo uno strumento serio frutto di un confronto per definire in via preventiva i fabbisogni urbanistici derivanti dalle esigenze del territorio. Spetta prima ai Comuni parlare con i privati per capire cosa si può o si deve fare sul territorio”.

La mozione chiede di introdurre, all’interno dell’avviato iter di revisione del PTCP, sistemi di controllo ulteriori e maggiormente stringenti, che consentano maggiore trasparenza degli atti amministrativi inerenti la programmazione territoriale, attraverso l’utilizzo di norme espressamente prescrittive; di garantire la valenza delle invarianti, stabilendo una procedura che superi il semplice accordo di programma tra Comune, provincia e Regione che ad oggi consente il superamento della suddetta previsione urbanistica di invarianza e l’istituzione di un Osservatorio sul carico urbanistico del territorio e sulla trasparenza della programmazione dello sviluppo territoriale, alfine di monitorare costantemente lo sviluppo urbanistico e il livello della trasparenza assicurata dalle istituzioni locali ai cittadini.

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