Approvata mozione del Pd su diritti di cittadinanza e Consiglio degli Stranieri

Il Consiglio provinciale ha approvato con 20 voti a favore (PD, IDV, Sinistra per la Provincia, PRC/PDCI/SC) 9 contrari (PDL) ed un’astensione (UDC).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2009 17:08
Approvata mozione del Pd su diritti di cittadinanza e Consiglio degli Stranieri

Il Consiglio provinciale ha approvato con 20 voti a favore (PD, IDV, Sinistra per la Provincia, PRC/PDCI/SC) 9 contrari (PDL) ed un’astensione (UDC) la mozione dei consiglieri Fusi, Brunetti, Capecchi, Carovani, Cei e Prosperi per il superamento delle politiche repressive e proibizionistiche sull’immigrazione, per il riconoscimento di nuovi diritti di cittadinanza, per il rilancio del Consiglio Provinciale degli Stranieri. Un documento che partendo da un’analisi della situazione generale propone una riflessione più ponderata attorno a questi temi, lontana dai toni propagandistici e demagogici.

L’immigrazione interessa, da tempo e intensamente, anche i nostri territori e le amministrazioni locali sono chiamate, sempre di più, a governare questo fenomeno. Il mondo, sempre più globalizzato, sta cercando delle risposte che non siano soltanto quelle emergenziali o della costruzione di nuovi muri ma che puntano a creare le condizioni perché non si parta più dalle zone di povertà per bisogno. E’ necessario, quindi, un riequilibro per creare nuove opportunità di sviluppo per quei luoghi d’origine dei flussi migratori.

La mozione del Partito Democratico approvata in Consiglio provinciale, apprezzata e votata dai gruppi di maggioranza e dalla sinistra d’opposizione e, in alcune parti, anche da esponenti del Popolo della Libertà e dell’UDC, delinea un percorso programmatico volto a costruire dei percorsi positivi per le popolazioni straniere residenti sul nostro territorio. Invece di seguire la politica fortemente proibizionistica e punitiva del Governo nazionale verso i migranti, l’impegno della Provincia per questa legislatura non si baserà soltanto sulle risposte da dare alla regolarizzazione dei flussi ma punterà a creare politiche di inclusione affinché i cittadini stranieri, che ormai sono oltre i 4 milioni nel nostro Paese, possano sentirsi a casa loro e possano costruire qui il loro futuro.

Sono ormai tanti i cittadini stranieri immigrati che offrono un contributo molto importante allo sviluppo del nostro paese. Crediamo sia giusto rimarcare, come è stato fatto nel Programma di mandato del Presidente Barducci, l’importanza di attribuire il diritto di voto amministrativo ai cittadini stranieri quale leva di promozione di cittadinanza attiva. In vista del riconoscimento del diritto di voto diventa importante operare per un rilancio del Consiglio degli Stranieri, quale forma di rappresentanza di una parte così ampia di popolazione oggi senza voce. Le motiviazioni del 'no' del Pdl In relazione al documento presentato dai consiglieri del gruppo PD riteniamo opportuno fare le seguenti riflessioni, spiegando le ragioni del nostro voto contrario. Si tratta di un documento ampio, complesso e disorganico. Consideriamo il documento irricevibile, sia per le pesanti ed ingiustificate critiche alla politica del Governo che per la strumentalità dello stesso. Nel documento si fanno riferimenti al ventennale del crollo del muro di Berlino “che ha rappresentato anche fisicamente la rimozione dell'impedimento alla libertà di potersi muovere...”, all'effetto serra, alla ridistribuzione della ricchezza fino ad arrivare alle critiche al Governo. Siamo dell'opinione che la storia non possa essere piegata alle esigenze del momento, gli amici del PD ci vorrebbero far credere che il muro di Berlino sia stato costruito per regolare i flussi migratori! La citazione del presidente USA Obama appare strumentale sopratutto se ricordiamo la figura del Presidente USA GF Kennedy, altra icona della sinistra che però all'epoca rappresentava il mondo libero rispetto al regime comunista sovietico. In merito alle libertà fondamentali, tra cui quella di muoversi...

occorre ricordare che il trattato Shenghen è l'ultimo atto di un processo iniziato con il trattato di Roma che ha portato all'Unione Europea, vorrei ricordare che il PCI di Togliatti manifestava contro tali patti accecato dal miraggio del paradiso Sovietico... E' doveroso ricordare che chi oggi fa il paladino delle libertà ha alle spalle un passato poco edificante, per niente brillante in materia di libertà, democrazia etc. Il riferimento sull'effetto serra appare forzato e fuori luogo. Infine le critiche al Pacchetto sicurezza approvato dal Governo Berlusconi non possono essere condivise, in primo luogo perché questo Governo è riuscito in maniera determinante ad arginare il problema dei flussi migratori, prima dall'Albania poi dalla Libia, Sicuramente i respingimenti non sono la panacea, ma in un contesto più ampio come quello della cooperazione e nell'aiuto ai paesi in via di sviluppo si può pensare di governare il flusso migratorio. Dalla Toscana, unica regione che si oppone alla legge nazionale che vuole l'istituzione dei Cie noi non accettiamo lezioni. Nella parte finale del documento si fa riferimento al Consiglio degli stranieri, noi, prima tra le provincie italiane...

peccato non dicano nel documento quanto ha riferito l'assessore Ballini in commissione che il Consiglio non ha funzionato! In merito alle richieste siamo totalmente contrari, su tutti senza riserve, contrari infine all'adesione. In merito al rilancio del consiglio degli stranieri abbiamo chiarito che già la 7° Commissione ha iniziato un percorso di ascolto proprio in virtù del malfunzionamento del consiglio degli stranieri. Abbiamo comunque dimostrato disponibilità a confrontarci sul tema della presenza degli stranieri sul nostro territorio proprio iniziando dalla 7° commissione convocata proprio per il 3 novembre con ordine del giorno il consiglio degli stranieri.

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