Switch presenta il progetto “Codici Binari”

Codici Binari è un progetto di osservazione del territorio visto da angolazioni differenti. L’area della nuova linea tramviaria viene indagata e rappresentata da un gruppo di giovani artisti. Inaugurazione il 3 ottobre a Scandicci.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2009 13:15
Switch presenta il progetto “Codici Binari”

Connessioni sempre piu' rapide e reticolari permettono il trasferimento di risorse da una parte all’altra del globo con minore difficolta', ma sia nel mondo fisico che in quello virtuale i cosiddetti “colli di bottiglia” impongono il loro dazio nelle forme conosciute. L’intasamento cronico di un’arteria di collegamento tra due comuni di un’area metropolitana puo' portare alla svalutazione di beni immobiliari, alla riduzione del tempo libero a disposizione di chi vi abita, all’accumulazione di stress.

Un progetto infrastrutturale per la mobilita', teso a migliorare la qualita' della vita e l’economia della stessa area, puo' prendere percorsi tortuosi attraverso le strutture di potere ed essere manipolato dall’informazione. La tramvia che entrera' in funzione a breve, collegando Firenze e Scandicci, e' stata negli anni terreno di scontri tra gruppi portatori di interessi diversi. Nel corso di questi conflitti sono state create immagini da una parte apocalittiche e dall’altra futuristiche, distorcendo in un modo o in un’altro l’oggetto della discussione. Ginger Zone ha deciso quindi di promuovere, attraverso il progetto ”Codici Binari”, un’occasione per osservare il territorio in discussione da angolazioni differenti.

L’area interessata dal tragitto della nuova linea tramviaria e' stata indagata da un gruppo di giovani artisti nel tentativo di trovare cio' che e' rimasto fuori dal campo di osservazione delle posizioni contrapposte. Ne sono emerse una molteplicita' di visioni soggettive, originate delle singole esperienze e dalle individualita' messe in gioco, che vengono ripresentate caleidoscopicamente disposte nello spazio del Ginger Zone e del padiglione monumentale della Fortezza da Basso.

In entrambe le sedi della mostra si e' voluto lasciare spazio a due modalita' di narrazione: se da una parte l’autorialita' dei singoli contributi testimonia la capacita' di ciascuno degli autori, sollevato da pressioni esterne, di sentirsi personalmente coinvolto nella costruzione di un percorso attraverso i luoghi indicati, contemporaneamente si e' cercato di fornire una dimensione intersoggettiva, nella quale il singolo punto di vista viene a fare parte di una visione piu' ampia. Cosi' nascono il lavoro audiovisivo di Influx e Sara Lenzi, realizzato attraverso la rielaborazione dell’archivio fotografico e sonoro che e' venuto costituendosi durante lo svolgimento del progetto, e il lavoro di Pamela Barberi, un video composto interamente da riprese tratte da youtube che riporta una visione multifocale e partecipata del fenomeno.

Il percorso proposto terminera' infine proprio lungo il tragitto dei binari, nel piazzale della Resistenza a Scandicci, dove un cartellone di 6m x 3m delle pubbliche affissioni sara' occupato dal lavoro di Silvia Baracani, una rappresentazione fantastica del cantiere nella quale i binari prendono quota e salgono verso il cielo sui ponteggi delle montagne russe, per poi riannodarsi oltre l’orizzonte. I media digitali di cui si e' fatto uso ricostruiscono una realta' sfaccettata, a volte banale, a volte spettacolare, ma in cui speriamo si possa ritrovare una varieta' in qualche modo rispondente alla varieta' percettiva degli individui che hanno vissuto l’esperienza della metamorfosi urbana avvenuta nei luoghi rappresentati.

IMPORTANTE: A causa della concomitanza dello svolgimento della Fiera di Scandicci dal 3 all'11 di ottobre si consiglia l'utilizzo di mezzi pubblici o il parcheggio del proprio mezzo presso il centro commerciale di Ponte a Greve collegato a P.zza Togliatti mediante bus navetta. di Massimiliano Locandro

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