Sesto Fiorentino in lutto fino al giorno dei funerali

A Sesto Fiorentino proclamato il lutto cittadino fino al giorno in cui saranno celebrati i funerali dei sei militari italiani morti a Kabul, Afghanistan. Il sindaco Gianassi ha inoltre inviato un telegramma alla moglie di Massimiliano Randino.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2009 16:52
Sesto Fiorentino in lutto fino al giorno dei funerali

Appresa la notizia dell’attentato a Kabul e della morte del Caporale Maggiore scelto Massimiliano Randino, originario di Pagani (Salerno) ma residente a Sesto Fiorentino, il sindaco Gianassi ha dichiarato il lutto cittadino fino al giorno nel quale saranno celebrati i funerali ed ha disposto sin da subito l’esposizione di bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici della città. Associandosi allo sdegno di tutta la nazione per il dramma che si è consumato in Afghanistan, il sindaco ha inviato un telegramma alla moglie del soldato, Pasqualina Randino.

Questo il testo: “Cara Pasqualina, apprendo con sgomento e con sconforto del terribile attentato omicida che ha colpito, oltre a civili inermi e ad altri commilitoni, il nostro concittadino Massimiliano Randino. In questo momento di grande dolore, le formulo i sensi del più profondo e sentito cordoglio, a nome mio personale, della Giunta Comunale, e della intera comunità di Sesto Fiorentino, solidali nel ricordo del caporalmaggiore Massimiliano Randino, caduto nell’adempimento del proprio dovere di soldato, impegnato sul fronte afghano nel corso di una operazione internazionale volta a combattere il terrorismo e a garantire pace e solidarietà”. Anche il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha invitato un telegramma alla famiglia esprimendo di essere vicino e di partecipare al "grande dolore che sento mio e della comunità che rappresento.

Il sacrificio di Massimiliano e dei militari che erano con lui colpisce ogni persona sensibile al richiamo della pace per la quale lui e gli altri, sono sicuro, con la distinzione che li ha caratterizzati, non hanno operato e non operano invano. Non li dimenticheremo".

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