Il marmo di Carrara segno di speranza nella notte di Auschwitz

La Regione Toscana contribuisce alla costruzione del “Tumulo della Memoria”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2009 15:45
Il marmo di Carrara segno di speranza nella notte di Auschwitz

“La bellezza dell'arte vuole contrapporsi, nel segno della speranza, all'abisso di orrore rappresentato da Auschwitz”. Lo ha scritto Claudio Martini, presidente della Regione Toscana, al sindaco di Oswiecim (Aushcwitz), Janusz Marszalek, accompagnando una pietra, in marmo di Carrara, che è stata offerta dalla Regione Toscana come segno di adesione al progetto “Tumulo della Memoria e della Riconciliazione”. Le cave di marmo di Carrara, sottolinea Martini, “fin dall'epoca romana, passando per il Rinascimento per arrivare fino ai giorni di oggi, hanno fornito la materia per tante opere d'arte tra le più prestigiose della scultura italiana e mondiale”. Affidata da Martini a Patrizia Dini, segretario della Federazione toscana Aiccre (Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa), che si trovava ad Auschwitz per una iniziativa sui gemellaggi, la pietra di marmo di Carrara sarà una delle tante che contribuiranno a formare un grande “tumulo” (alto 30 metri con pietre portate da tutto il mondo) edificato tra i due campi Auschwitz e Birkenau per onorare la memoria di tutte le vittime di questo luogo. “Spero che il nuovo progetto – scrive Martini ricordando i quasi 5 mila giovani toscani che la Regione Toscana, negli ultimi anni, ha condotto in Polonia con il “Treno della memoria” – contribuisca a rinsaldare nelle città e nelle regioni d'Europa e di tutto il mondo un vincolo di solidarietà per combattere le violenze, le offese ai diritti umani, gli eccidi di massa che attraversano anche il nostro tempo.

Perché la notte di Auschwitz non si ripeta più”. di Mauro Banchini

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