Catering abusivi: chiusure di attività cinesi a Prato

Redazione Nove da Firenze
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06 giugno 2009 20:49
Catering abusivi: chiusure di attività cinesi a Prato

Firenze 6 giugno 2009- Continuano le chiusure di catering abusivi realizzati da cittadini cinesi residenti a Prato da parte dei militari del NAS Carabinieri di Firenze. I militari fiorentini hanno scovato l'ennesimo catering: questa volta realizzato in via Bonicoli, nei pressi di un parcheggio di un grande supermercato. Il catering si trovava in una ristrutturata palazzina di propietà di una immobiliare pratese. La palazzina di tre piani, completamente abitata da cittadini di provenienza cinese aveva, all'interno dell'appartamento posto all'ultimo piano, abitato da una regolare famiglia, la cucina utilizzata non per il normale utilizzo casalingo ma per la preparazione, cottura e stoccaggio di pasti caldi a base di carne, pesce e verdure, distribuiti dopo la preparazione, quasi immediatamente, più volte al giorno, agli operai delle ditte tessili presenti sul territorio.

La irregolare produzione e vendita andava avanti da oltre un mese e l'attività era stata pubblicizzata anche mediante biglietti da visita i quali presentavano la “rosticceria” e dove erano presenti tre numeri di cellulari i quali potevano essere chiamati a qualsiasi ora e per ogni esigenza culinaria. L'aumento considerevole dell'individuazione e chiusura di catering abusivi da parte del NAS Carabinieri nel corso del 2009 è dovuto oltre che alla costante presenza sul territorio dei militari anche alla chiusura delle cucine all'interno delle ditte tessili cinesi: chiusura che ha portato all'apertura di strutture non autorizzate, prive dei requisiti di igiene e di sicurezza di punti di preparazione alimenti da vendere mediante il trasporto in mezzi anche loro non a norma..

Anche in questo caso il NAS fiorentino ha provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Prato i due cinesi per reati commessi nel campo della produzione e somministrazione di alimenti in condizioni igieniche deprecabili, ponendo sotto sequestro sia i piatti pronti a base di carne e di pesce che le attrezature e frigoriferi con alimenti rinvenuti per l'apprezzabile pericolo per la salute dei numerosi clienti.

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