Dream wines: due su otto sono toscani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 gennaio 2009 14:52
Dream wines: due su otto sono toscani

I vini che hanno fatto la storia dell'enologia mondiale? Sono Sassicaia, Brunello di Montalcino Biondi Santi Tenuta Greppo, Barbaresco Gaja, Château Petrus, Château Margaux, Romane'e-Conti, Dom Perignon, Château d'Yquem: ecco le scelte degli eno-appassionati italiani secondo il sondaggio di Winenews e Vinitaly.
Sono solo otto - tre italiani e cinque francesi - i "dream wines" che, secondo gli amanti del buon bere, costituiscono le pietre miliari della storia del vino, quelli che grazie alle loro caratteristiche per certi versi "rivoluzionarie" rappresentano modelli imprescindibili di riferimento.
Ma gli eno-appassionati hanno votato anche i territori piu' importanti a livello internazionale: sono Barolo, Montalcino, Bordeaux, Champagne, Chianti Classico, ovvero le denominazioni-simbolo di Italia e Francia.

Non compaiono, invece, sul podio i vini del Nuovo Mondo: nonostante le doverose segnalazioni per alcune super etichette e' evidente che i vini prodotti in California, Australia, Cile o Sudafrica hanno dietro alle spalle una storia troppo breve, pur se estremamente accelerata da un punto di vista qualitativo, per essere accostati ai grandi nomi dell'empireo enologico internazionale.
Stessa incondizionata ammirazione che da sempre suscita il Brunello di Montalcino Biondi Santi Tenuta Greppo, ovvero il "capostipite" di tutti i Brunello, nato alla fine dell'Ottocento nella Tenuta Il Greppo grazie alle geniali intuizioni di Ferruccio Biondi Santi: non a caso il Wine Spectator, "Bibbia" del vino Usa, ha eletto, unico vino italiano nei dodici "grandi" del Novecento, il Brunello di Montalcino 1955 Riserva Biondi Santi Tenuta Greppo.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza