Libri: natura e spiritualità nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2009 22:04
Libri: natura e spiritualità nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

Il territorio del Parco si distingue sicuramente per la vastità e l’imponenza delle foreste che lo ricoprono. D’altro canto, sicuramente non a caso, è ricco di segni e di presenze religiose: dagli insediamenti monastici alle più semplici tracce della mistica popolare.
Anche l’uomo moderno, più materialista e disincantato di quello medievale, non può fare a meno di sorprendersi di fronte all’imponenza e alla sacralità della foresta e all’autorevolezza di alcuni alberi, patriarchi ultracentenari che fanno rimanere ammutoliti.

Sono foreste dove molti santi uomini del passato (Romualdo, Francesco, Pier Damiani) hanno trovato l’ambiente ideale per la loro meditazione, ma anche luoghi dove ciascuno può ritrovarsi e scoprire la propria intima spiritualità. “I boschi furono i primi templi dell’umanità. Nell’ombra claustrale delle foreste gli uomini antichi veneravano il mistero della vita e della morte nell’allegoria della rinascita vegetativa (...) In ambito cristiano, l’eterno legame fra ricerca spirituale e foreste trova nelle montagne dell’Appennino tosco-romagnolo una delle sue espressioni più alte e compiute.

Il folto di questi boschi, che per vastità e bellezza non hanno eguali in Italia, ha infatti accolto da più di mille anni comunità di monaci vissute in strettissimo rapporto con l’ambiente circostante, da cui ricavavano prezioso legname, ma dove trovavano anche le condizioni necessarie alla contemplazione, al raccoglimento interiore e alla preghiera.” Con queste parole Mario Vianelli (autore della prima parte del libro) descrive sinteticamente il rapporto speciale di queste foreste con la religiosità più antica e con alcuni santi uomini che qui hanno deciso di vivere la loro esperienza cristiana.
La seconda parte, quella curata da Sandro Bassi, contiene la descrizione dei percorsi.

Ovviamente l’escursionista è libero di scegliere se affrontare tutto il sentiero o solo alcune tappe, modulandole sulle sue capacità e i suoi interessi. Oltre all'itinerario principale sono descritti diversi punti d’interesse, anche se non toccati direttamente dal tracciato, per offrire ai lettori le più ampie possibilità di visita.
Il “Sentiero delle Foreste sacre” - da Lago di Ponte di Tredozio alla Verna toccando, tra gli altri, il Lago degli Idoli, l’abbazia di San Benedetto, i Romiti dell’Acquacheta, Badia Prataglia e Camaldoli - è una proposta rivolta ai visitatori più attenti, agli escursionisti che desiderano attraversare queste terre inquadrandole in un'inusuale prospettiva.
Si articola in sette tappe, sette giorni in cui si attraversa il manto delle foreste casentinesi per incontrare i suoni della natura, con i suoi fruscii, i suoi gorgoglii, lo scricchiolare dei passi o il battere della pioggia sulla chioma degli alberi.
Mario Vianelli, pubblicista e fotografo professionista, si occupa di cultura montana, di speleologia, escursionismo, paesaggio e tematiche ambientali.

Recentemente ha scritto per Mondadori "La voce del Buddha", "Teatri di guerra sulle Dolomiti. 1915-1917: guida ai campi di battaglia" e "Amen, paesaggi dello spirito". Sandro Bassi, pubblicista, collabora con numerose testate e con il museo di Scienze naturali di Faenza. È guida ambientale-escursionistica della Regione Emilia-Romagna. Il libro sarà in vendita presso tutti i centri visita, gli uffici informazioni del Parco Nazionale, le librerie e gli esercizi convenzionati.

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