Teatro: alla Pergola Così è (se vi pare) di Pirandello diretto da Massimo Castri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 dicembre 2008 13:56
Teatro: alla Pergola <I>Così è (se vi pare)</I> di Pirandello diretto da Massimo Castri

11/12/2008 Firenze- Massimo Castri, che ha da poco debuttato a Roma con Porcile di Pasolini, nella scorsa stagione ci ha regalato un’altra preziosa lettura del Pirandello di ‘Così è (se vi pare)’, dopo l’edizione teatrale che gli valse il Premio Ubu per la miglior regia nel 1980 e dopo una memorabile edizione televisiva con Valeria Moriconi. La ripresa di questo testo, alla seconda, fortunata, stagione di tournée, con un nuovo allestimento prossimo al vaudeville, conferma lo sviluppo di un lavoro che nel testo noto trova un terreno fertile per approfondire altre angolazioni che dalla prospettiva psicologica si discostano per spostarsi ad analizzare il punto di vista della comunità.

Un’evoluzione confermata da un successo di pubblico che durante la passata tournée ha registrato il tutto esaurito in diverse piazze. Tredici giovani attori, allievi di un corso di specializzazione promosso da Emilia Romagna Teatro, affrontano con ironia e crudo cinismo l’eterno gioco dei ruoli in una commedia dove il realismo si mescola al fantastico. Questa immagine di gruppo sostanzialmente omogeneo, s’impone dall’inizio dello spettacolo anche grazie a un rimontaggio drammaturgico, che in parte riprende la versione televisiva, e trasforma il convenzionale prologo in cui viene esposto l’antefatto, in una situazione che prevede una compresenza del collettivo e ne definisce l’orizzonte superficiale e futile: una mondana festa di carnevale organizzata in casa Agazzi.
«Era il testo più adatto a questo gruppo di giovani attori, - dice il regista - per il loro grado di preparazione.

Mi era venuto in mente di sviluppare una lettura che non è stata fatta prima, basata soprattutto sull'energia, sulla dinamica, sulle consonanze tra una sorta di teatro di vaudeville e un' azione collettiva, che mi sembra uno dei dati fondamentali del testo. Il paese si scontra con tre personaggi diversi, anomali, strani, al punto che vengono a turbare l'ordine. Quindi una sorta di collettivo agisce intorno a questo terzetto, che porta scompiglio e domande senza risposta».
Castri costruisce una macchina scenica che riprende l’architettura del testo per dimostrarne il paradosso, ne deriva uno spettacolo ampiamente giocoso, che conserva l’ambiguità di fondo di un testo che lo stesso Pirandello definiva in equilibrio tra “la commedia della curiosità e il dramma ignoto”.
Scritto in uno dei momenti più drammatici della vicenda familiare del drammaturgo siciliano, fra un cambio di casa e l’altro mentre la malattia nervosa della moglie s’inaspriva, Così è (se vi pare), come per la maggior parte del suo teatro, è lo sviluppo della novella La signora Frola e il signor Ponza suo genero.

Passaggio fortunato quello dalla novella alla commedia, tanto che per buona parte della critica la rivoluzione teatrale di Pirandello inizia proprio da qui, con l’adozione di una struttura teatrale (che prelude a quella dei Sei personaggi) basata sulla contrapposizione non tanto di singole individualità quanto di gruppi di personaggi: da un lato il trio tragico dei Ponza-Frola, chiuso nel proprio mondo soffocante; dall’altro la società della cittadina di provincia, la folla dei curiosi, composta di figure ritratte comicamente e in qualche caso farsescamente.

Quando in una piccola città arrivano i coniugi Ponza, lo strano comportamento tra la Signora Ponza e la madre di lei, la Signora Frola, desta la curiosità di molti: la Signora Frola, infatti, non vive con la figlia e il marito, anzi non entra neanche in casa loro, comunica con la figlia solo attraverso dei bigliettini scambiati per mezzo di un cestino calato dalla finestra. Dovendo dare spiegazioni su questo comportamento, la Signora Frola risponde che il Signor Ponza ha un amore ossessivo per la moglie che gli impedisce di farla uscire di casa e di far incontrare madre e figlia, mentre il Signor Ponza sostiene che la Signora Frola è una povera pazza, convinta che la Signora Ponza sia sua figlia, mentre in realtà è morta, e per questo non permette che le due donne s’incontrino.

Poiché non c’è maniera di confutare nessuna delle due affermazioni, la gente, smaniosa di dover a tutti costi attribuire una maschera e un ruolo ben definito ai componenti di questa famiglia, non può fare altro che interrogare la Signora Ponza, convinta che solo così finalmente si possa venire a capo del mistero e solo a questo punto la donna entra in scena.
A causa dello sciopero generale indetto per venerdì 12 dicembre, la replica di domani (12/12/2008) dello spettacolo Platonov non potrà avere luogo.

I possessori di biglietti e tagliandi di abbonamento possono contattare il teatro per le modalità di utilizzo o di rimborso.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza