Crisi economica: il 12 dicembre sciopero generale anche a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 dicembre 2008 14:36
Crisi economica: il 12 dicembre sciopero generale anche a Firenze

Il territorio fiorentino è duramente colpito dalla recessione in atto, aumentano i licenziamenti e le situazioni di crisi. La produzione sta progressivamente rallentando in tutti i settori per mancanza di ordini come affermano le Aziende nelle richieste di CIGO e negli incontri sindacali. Ci troviamo di fronte al calo dei consumi , non ad effetti collaterali di una crisi dei mercati finanziari di oltreoceano, ma ad una crisi profonda dove servono strumenti eccezionali per salvaguardare il potere di acquisto delle pensioni e dei salari e per avere strumenti più efficaci per salvaguardare il reddito dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo, siano essi stabilizzati che precari, con ammortizzatori sociali rinnovati e rifinanziati.
La manovrina dell’attuale Governo con le briciole della social card non risolve di certo la situazione , né per le migliaia di famiglie che vivono di pensioni non adeguatamente rivalutate , né per chi pur lavorando non arriva, come si diceva in campagna elettorale, alla terza settimana.

L’indicatore carocibo ha rilevato che il costo per l’alimentazione di un consumatore over 65 è pari a 144,30 euro al mese (su scala nazionale), ovvero oltre 100 euro in più rispetto al contributo statale. Non si sa poi cosa e dove acquistare, mentre non si tiene conto delle differenze del costo dell’alimentazione nelle città italiane. Secondo i dati elaborati da carocibo - indicatore nato dalla collaborazione tra la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Last Minute Market, spin-off accademico dell’Università di Bologna ed Econometrica, società di studi economici e comunicazione - analizzando la dieta tipo di un uomo di età compresa tra i 65 e i 75 anni, corrispondente a un fabbisogno calorico di circa 2152 kcal, risulta che la spesa giornaliera ammonta a 4,81 euro (prezzi aggiornati a settembre 2008), pari a una spesa mensile di 144,30 euro.

La “Carta Acquisti” copre dunque soltanto il 27,7% (dato nazionale) della spesa mensile di un pensionato sulla base di una dieta equilibrata composta da un paniere di quindici alimenti scelti da carocibo. Rispetto alla spesa quotidiana per l’alimentazione di un uomo adulto di 35 anni, che è pari a 6,77 euro (dato nazionale relativo a settembre 2008, elaborato da carocibo e presentato il mese scorso) un consumatore ultrasessantenne che segue una dieta equilibrata spende dunque il 29% in meno.

La Social Card rappresenta per il pensionato a basso reddito certamente un vantaggio, anche se piccolo. Ci sono però diversi problemi, dichiara Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria del’Università di Bologna e presidente di Last Minute Market – “intanto, come ha riconosciuto anche il Governo, solo una piccola parte dei commercianti ha aderito all'iniziativa. Inoltre, le categorie merceologiche individuate dal Ministero sono limitate a panifici, latterie, macellerie, spacci, drogherie e supermercati (quindi piccoli negozi), dove i prezzi medi non sono certo quelli delle grandi catene di distribuzione (ipermercati).

Ci sono anche problemi legati all’informazione su dove acquistare e soprattutto alla reale possibilità per questi consumatori ‘particolari’ di potersi approvvigionare direttamente, per non dire delle differenze a seconda delle città”. L’obiettivo di carocibo – aggiunge Segrè – “è di offrire ai consumatori la possibilità di potersi orientare sulla composizione della spesa alimentare sia a livello nazionale che per capoluogo di regione in modo da poter scegliere una dieta bilanciata e di qualità.

Ad esempio, rispetto al paniere proposto, il consumatore ultrasessantenne potrebbe sostituire i secondi piatti con 100 grammi di carne bovina e due uova spendendo sempre 4,81 euro. L’importante però è sapere dove poter fare la spesa”. Analizzando poi l’andamento nei capoluoghi di regione emerge che vi sono sensibili scostamenti rispetto al costo della dieta tipo per l’individuo over 65 riferito all’intero Paese. A fronte di una media per l’Italia di 4,81 euro la spesa raggiunge a Firenze quota 5,07.

“Evidentemente - conclude Andrea Segrè - la Social Card non vale la stessa cifra ovunque, ma dipende da quanto costa realmente il cibo. In questo senso il nostro indicatore carocibo potrebbe essere utilizzato non soltanto per orientare il consumatore ma anche le istituzioni”.

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