L’ingegneria che copia la natura in un convegno al Dipartimento di Energetica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2008 14:53
L’ingegneria che copia la natura in un convegno al Dipartimento di Energetica

Firenze, 24 settembre 2008- Si svolge giovedì 25 e venerdì 26 settembre a Firenze il workshop internazionale “Shape and Thermodynamics”, organizzato dal Dipartimento di Energetica e dal Centro di Ricerca Energie alternative e rinnovabili (CREAR) dell’Università di Firenze (Via Maso Finiguerra, 9 – inizio giovedì 25 ore 8,45).
Oggetto del seminario la Constructal Theory di Adrian Bejan, che studia la generazione delle configurazioni in natura e in ingegneria. La teoria di Bejan – che sarà presente al convegno, organizzato con la collaborazione di Toscana Energia e dell’Associazione Termotecnica Italiana – costituisce un importante contributo alla termodinamica, sia in termini di ricerca di base che in termini di tecniche di progettazione e ottimizzazione.

“In natura, come nella tecnica - spiega l’ing. Adriano Milazzo, del Dipartimento di Energetica e del Comitato organizzatore del workshop - c’è sempre una dimensione minima al di sotto della quale non si può andare, che si tratti di un vaso sanguigno o di un conduttore elettrico. L’ingegnere è abituato a procedere ottimizzando questa unità elementare e poi mettendo insieme opportunamente queste unità a formare “construtti” sempre più grandi. La sorpresa è che anche la Natura sembra operare esattamente così”.
Questa teoria da una parte può aiutare le scienze naturali a capire quali sono i meccanismi che producono certe forme e dall’altra può aiutare gli ingegneri a progettare oggetti e sistemi più leggeri, efficienti, robusti, seguendo un procedimento “naturale”.

Oggi la Constructal Theory viene applicata all’analisi di reti di trasporto, bacini fluviali, organismi viventi, materiali da costruzione e molti altri sistemi di flusso. Bejan, professore della Duke University (Durham, North Carolina, USA), ha intrattenuto rapporti con l’Università di Firenze sin dagli anni ’80, collaborando con il Dipartimento di Energetica.

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