Mosca sembra aver vinto su tutti i fronti, affermando la sua potenza regionale ei suoi interessi strategici nel Caucaso, a partire da quelli energetici. Nuova, ferma presa di posizione di George W. Bush sul conflitto nel Caucaso che oppone la Russia alla filo-occidentale Georgia. I membri dell'Alleanza atlantica hanno detto che stanno "considerando seriamente" le implicazioni delle azioni russe, ma né tank né mezzi di trasporto delle truppe russi hanno lasciato la Georgia. E l'Ue vuole il dialogo con la Russia per cercare di risolvere conflitto.
E mentre la Caritas Italiana, per mandato della Conferenza Episcopale Italiana, indice una colletta nazionale per le popolazioni vittime del conflitto nei territori «La città di Giorgio La Pira non può rimanere indifferente mentre si bombardano le città -si appella Eros Cruccolini, presidente del consiglio comunale- In un suo discorso a Ginevra, il sindaco La Pira affermò: le città rivendicano unanimemente il loro inviolabile diritto all'esistenza: nessuno ha il diritto, per qualsiasi motivo, di distruggerle.
E invece negli ultimi giorni abbiamo visto città cannoneggiate, bombardate; e cittadini uccisi, feriti, in fuga. L'Associazione Mayors for Peace ha espresso con forza la propria condanna per i bombardamenti indiscriminati che hanno colpito le città dell'Ossezia del Sud e, in seguito, della Georgia. Voglio esprimere la mia solidarietà a tutte le donne e gli uomini del Caucaso che stanno vivendo momenti tragici. La guerra non sarà mai la soluzione per nessun conflitto. Spero che sia ripreso dalle cittadine e dai cittadini di Firenze, dall'associazionimso e dal volontariato, l'appello lanciato in questi giorni dai Beati i costruttori di pace per realizzare, nel maggior numero possibile di città italiane, segni di pace in solidarietà con quelle popolazioni».
