Oltregreve: dei progetti previsti se ne parla il 25 giugno -ore 21- al Circolo Arci di Mantignano (Via del Chiuso 55/b)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2008 13:19
Oltregreve: dei progetti previsti se ne parla il 25 giugno -ore 21- al Circolo Arci di Mantignano (Via del Chiuso 55/b)

All’assemblea parteciperanno anche Vincenzo Ramalli, titolare della società Liquid Biogas, per illustrare l’esperienza del centro di rottamazione di Arese (Milano); il prof. Giorgio Pizziolo e due laureande della Facoltà di Architettura per illustrare il progetto di Parco agricolo dell’Oltregreve. Sono stati invitati anche gli assessori competenti di Regione, Provincia e Comune e il Presidente del Consiglio di Quartiere 4.
Oltre al nuovo casello autostradale di Firenze Scandicci, che ha radicalmente trasformato la viabilità dell’area e soprattutto ha determinato l’impermeabilizzazione di ampie superfici con il conseguente aumento della quantità d’acqua che si riversa sulle zone limitrofe, e alla nascita nel territorio di Scandicci ma a poche centinaia di metri dall’area del Ferrale di un enorme ipermercato che aggraverà la mobilità veicolare di tutta la zona, si prevede di realizzare nel nostro territorio anche: 1.

il “Parco degli animali”, ossia il Canile comunale nell’area dei vivai comunali di Sollicciano, per un’estensione di circa due ettari tra la Via Bassa e il Viuzzo del Pantanino, con vari manufatti fra cui un forno crematorio; 2. l’ormai più volte ricordato Centro di rottamazione per gli autoveicoli a fine vita nell’area del Ferrale (il Pantano) per un’estensione di circa 4 ettari. Quest’ultimo progetto ha richiesto una variante al Piano regolatore contro la quale con alcuni cittadini della zona si è fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana.

E questo non solo perché l’intervento è di grande impatto ambientale (sono previsti capannoni alti 12 metri e edifici di tre piani) ma anche per i gravi rischi per la salute dei cittadini che questo centro può procurare. Qui saranno raccolti e trattati non solo le auto a fine vita, ma anche materiali e rifiuti pericolosi.
"Come e da chi sarà garantita la sicurezza della salute dei cittadini di fronte ad un centro di queste dimensioni (per esempio in merito all’inquinamento delle falde in un territorio dove ancora il rifornimento idrico è garantito da pozzi privati)? -domandano dai Comitati dei Cittadini di Firenze, che organizzano l'incontro- Come è noto pochi mesi fa l’incendio di un centro di rottamazione a Borgo San Lorenzo di soli 2500 mq ha richiesto per lo spegnimento una notte intera e l’intervento dei vigili del fuoco di più province; la nube tossica sprigionata ha creato seri problemi ai cittadini.

Forse sarebbe opportuno che la cittadinanza fosse adeguatamente informata della bomba ecologica che si sta per costruire in quest’area".

Notizie correlate
In evidenza