Traversa del Mugello: tecnologie a basso impatto ambientale per la riqualificazione del manto stradale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 maggio 2008 18:58
Traversa del Mugello: tecnologie a basso impatto ambientale per la riqualificazione del manto stradale

Nei giorni scorsi, nel tratto compreso fra il chilometro 18+900 e il chilometro 20+600 della strada provinciale 551 “Traversa del Mugello”, è stato eseguito il rifacimento del manto bituminoso. Coloro che si sono trovati a transitare nel suddetto tratto di strada durante le operazioni di asfaltatura avranno certamente notato qualcosa di nuovo nelle lavorazioni. Infatti, il conglomerato bituminoso utilizzato non emetteva i caratteristici fumi che sempre si vedono durante la posa in opera su strada.

Il fenomeno non è casuale ma deriva da una tecnologia innovativa che la Direzione Viabilità della Provincia di Firenze in collaborazione con l’Impresa appaltatrice e l’Università di Pisa, ha voluto sperimentare in tale tratto di strada. Il materiale impiegato è un “Conglomerato ecoprestazionale a bassa temperatura con aggiunta di polverino di gomma (Cioè un prodotto proveniente dalla macinazione di pneumatici esausti di autovetture)”. (®Greenfalt-gum antiskid).
Per il particolare intervento effettuato in Mugello (circa 1500 mq.) è stato impiegato polverino di gomma pari a circa.

3.000 pneumatici esausti ovvero un cambio completo di gomme per n. 750 autovetture. Le caratteristiche ecoambientali che rendono particolare il conglomerato bituminoso ®Greenfalt-gum antiskid si possono così riassumere:
- Produzione del conglomerato a 125 °C con relativo risparmio di energie derivati da fonti non rinnovabili pari al 38%;
- Riduzione delle emissioni in atmosfera di CO2 nell’ordine del 40%;
- Utilizzo di polverino di gomma derivante dalla macinazione di pneumatici esausti di autovetture in perfetta sicurezza poiché lavorato a basse temperature d’esercizio (125 °C);
- Nessuna emissione di fumi ed odori.
Anche dal punto di prestazionale il prodotto appare innovativo.

Infatti, dalle prove sperimentali eseguite si sono riscontrate le seguenti caratteristiche:
- Maggior aderenza dei pneumatici – Riduzione dello spazio di frenata del 50%;
- Maggiore fonoassorbenza – Riduzione di 5 – 6 decibel;
- Proprietà antivibrante;
- Allungamento della vita utile della pavimentazione con maggior resistenza ai cicli di carico;
- Migliore lavorabilità del conglomerato.
- Apertura al traffico quasi simultanea (infatti, i lavori che hanno interessato un tratto di circa 1200 ml.

di strada sono svolti in soli 4 giorni comprendendo anche fresatura del manto esistente).
Le prove sperimentali relative al confezionamento della miscela ed alla messa in opera sono state eseguite dal Laboratorio Sperimentale Stradale del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Pisa che proseguirà il monitoraggio al fine di stabilire l’efficacia nel tempo.
Preme inoltre precisare che questo materiale viene impiegato per la prima volta a livello internazionale.

Notizie correlate
In evidenza