Suggestioni pittoriche-tersicoree

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2008 13:56
Suggestioni pittoriche-tersicoree

Giada Primavera

Nel 1987, una ex falegnameria di Borgo Stella diventa il Florence Dance Center di Marga Nativo e Keith Ferrone. La prima ballerina étoile del Teatro Comunale di Firenze - che ha danzato in memorabili Amore stregone, Lo spettro della Vora, La nascita degli dei…con Nureyev, Donn, Bortoluzzi, Gades e Madsen, seguita da coreografi quali Bejart, Butler, Massine, Millos, Russillo, Araiz, Perry - ed il ballerino-coreografo di New York non fondano solo una scuola di danza ma una suggestione estetica, suggellata da Etoile Toy, esposizione cadenzata di artisti, “messinscena” pittorica e non solo, che contamini le sale tutte sbarre e developpè e si lasci contaminare.

“Volevamo animare lo spazio ed aprirci alle altre arti attraverso uno strumento divulgativo orizzontale, capace di arrivare a tutti – commentano Marga e Keith – ma senza il fine commerciale di una galleria. Abbiamo iniziato con Mario Mariotti: un artista fiorentino che tanto ha fatto per la sua città. Sono seguite più di cento mostre che, negli ultimi sette anni, ha curato Giuliano Serafini. La danza è un teatro completo: assomiglia ad un romanzo, ad un’architettura, ad un quadro ma mentre il quadro rimane, il ballerino lavora per lo spettacolo e tutto si esaurisce in quello e non potrà essere ripetuto perché domani sei un altro e poi, un altro ancora…”

Questo il senso di “Bersaglio mobile”, la mostra di Caroline Gallois, attualmente protagonista di Etoile Toy e curata da Serafini che così spiega: “21 tele per un bersaglio mobile: l’arte.

Che rinasce ad ogni artista e, nel caso di Caroline, si esprime attraverso un uso eclettico della materia: carte, collage di tessuto, collage di cera che si sublimano per diventare pittura in sé. In un insieme omogeneo di corpo ed elemento stilistico e cromatico: bianco, rosa e mezzetinte”. Un’artista cosmopolita, Caroline: nata a Saigon, vissuta a Parigi, New Mexico e New York, diviene pittrice ed incisore. Attorno a queste tele che parlano della sua femminilità pastellata, l’artista afferma: “Il legame tra danza e pittura c’è: movimento ed equilibrio.

Il pittore crea il movimento col gesto della pennellata, con il colore… Sono per l’arte in tutti i posti, anche nei bagni, perchè è una finestra che si apre anche nei luoghi ad essa più lontani…”

Così, anche e soprattutto, in una scuola di danza. Questa rassegna emozionale, ha contato i nomi più svariati: Fausta Squatriti, Francesco Solmi, Tano Santoro, Antonio Ciccone, Franco Baracchi, fino all’ “artista per caso”, l’indiano Deudatta Padekar, che un giorno entra e chiede a Keith il permesso di fare degli schizzi sulle ballerine, vorrebbe studiare il corpo.

Dopo qualche mese, gli manda il suo catalogo, tutto ispirato alle danzatrici del Florence, lui, novello Degas…

Il prossimo 19 aprile attendiamo l’artista greco, Jorgos Kokkotis con “Pèrasma”e, a luglio, il debutto della compagnia del Florence in una reinterpretazione tersicorea-lirico-acustica dell’Inferno di Dante, nella cornice di Palazzuolo sul Senio.

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