Palazzo Strozzi: fino all’8 giugno 2008 a Firenze i capolavori del rinascimento cinese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2008 19:39
Palazzo Strozzi: fino all’8 giugno 2008 a Firenze i capolavori del <I>rinascimento cinese</I>

Frutto di uno scambio culturale negoziato tra il governo italiano e quello cinese, la mostra Cina: alla Corte degli Imperatori. Capolavori mai visti dalla tradizione Han all’eleganza Tang (25-907) porta per la prima volta in Europa olte 200 opere per testimoniare il fasto e il cosmopolitismo delle corti imperiali dalla dinastia Han Orientale (23-220) fino al gigantesco impero Tang (617-907), il rinascimento culturale in Cina e la dinastia Tang che, nel VII secolo d.C.. La mostra inaugurata venerdì scorso si giova di un allestimento curata da Romeo Gigli.
Grazie alla sintesi tra la mobilità dei nomadi e la civiltà cinese, la cultura Tang, oltre che raffinata, fu cosmopolita, aspetto che si riflette in suggestioni esotiche senza precedenti.

La Cina dell’epoca, infatti, era affascinata da tutto ciò che era straniero e alimentava questa attrazione importando merci da tutto il mondo attraverso la Via della Seta e le rotte marittime, ponendo l’impero Tang al centro di scambi commerciali e culturali dal Mediterraneo al Giappone. Genti di paesi, razze e religioni diverse diffusero credenze, usanze e costumi propri nella cultura cinese; tra le religioni non solo il buddhismo, che visse un momento di massima fioritura, ma anche lo zoroastrismo, il nestorianesimo, il manicheismo e infine l´islamismo.
La mostra dedica ampio spazio all’opulenza della corte Tang.

Finissimi reperti d’oro e d’argento evidenziano i rinnovati contatti con l’occidente, in particolare con la Persia sasanide. È in questo periodo, infatti, che l’oreficeria Tang raggiunse ineguagliati livelli di raffinatezza, come mostrano i reperti provenienti dal meraviglioso corredo ritrovato nella cripta della pagoda del monastero di Famen, o dallo stupendo tesoro scoperto nei pressi di Zhenjiang, nel Jiangsu, che ha restituito oggetti di rara grandezza. straordinaria maestria si ritrova nelle sculture di terracotta, invetriate o dipinte, create per accompagnare i defunti nell’ultimo viaggio e tornate alla luce dalle tombe della nobiltà di tutto il periodo preso in esame.

E' forse la sezione che illumina più di tutte l'originale modernità delle creazioni cinesi, che oltre che nelle tecniche di assoluta avangardia, anche nella sintesi stilistica e narrativa fanno impallidire l'arte contemporanea.
A supporto della visita una piattaforma multimediale offerta da Vodafone, tramite la modalita' Bluetooth, mette a disposizione del visitatore tre percorsi da ascoltare su cellulare. Ogni domenica mattina invece un percorso-labortorio per bambini supportato da animatori, spiega alcune opere in modo da renderle comprensibili agli occhi dei piu' piccoli.
N.

Nov.

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