Form@tazione: territori del linguaggio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2008 15:14
Form@tazione: territori del linguaggio

di Barbara Cremoncini
Firenze- Computer, videocamere, web cam e lettori mp3, così popolari fra i giovanissimi, non sono solo strumenti con cui scaricare o ascoltare passivamente, ma possono diventare mezzi utili per creare suoni e melodie, in altre parole, per fare musica, teatro, arte e anche, perché no, per trasformare una passione in attività professionale. Rendere disponibili ai giovani servizi e opportunità che, utilizzando musica e multimedialità, li stimolino a sperimentare la condivisione dei linguaggi di altre discipline, più tradizionali, come la pittura, la poesia, il cinema, il teatro.
Questo l’obiettivo principale dell’accordo firmato dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione Toscana e dalla Presidenza del consiglio dei ministri (dipartimenti dell’innovazione e delle politiche giovanili).

L’accordo definisce le modalità di attuazione del progetto Format@azione – territori del linguaggio, una sperimentazione rivolta ai giovani toscani dai 15 ai 30 anni. Grazie ad esso si rende disponibile la somma di 1 milione e 150 mila euro che sarà utilizzata sia sul versante dell’orientamento e della formazione, che della fruizione e dell’azione diretta, coinvolgendo potenzialmente circa 10 mila fra studenti delle scuole superiori e giovani non studenti.
L’assessore all’istruzione, formazione, lavoro sottolinea come l’adesione della Regione al progetto parte dal presupposto che l’espressione artistica, dalla musica al teatro, dalla letteratura alla poesia, sono oggi più che mai, un punto di riferimento importante per le giovani generazioni.

Lavorare su questi linguaggi - si osserva - e anche su quello della multimedialità è un veicolo potente per coinvolgere i giovani e sperimentare nuove frontiere artistiche e creative, in altre parole per favorire l’inclusione sociale e la crescita di quelli che saranno gli adulti di domani.
Il progetto si propone di coinvolgere enti pubblici e istituti di istruzione superiore, punta su servizi concreti che verranno messi a disposizione per stimolarne gli interessi e le capacità professionali: ci saranno, ad esempio, rappresentazioni didattico-musicali nelle scuole dei dieci capoluoghi di provincia, venti concerti didattico multimediali, verrà attivato un sito web che promuova concorsi per la realizzazione di prodotti multimediali, stage e laboratori di orientamento e fomazione professionale nel settore specifico delle arti e dello spettacolo (che rilasceranno attestati regionali): in particolare si potranno ottenere qualifiche di light disigner e sound engineer.

Saranno inoltre attivati concerti e corsi di formazione nei luoghi di aggregazione giovanile, mentre si utilizzeranno i 282 Paas (Punti di accesso assistito ai servizi e a Internet) disseminato sul territorio e il supporto digitale del progetto del ministero Scuol@perta per ampliare, nelle scuole e fuori, il bacino di utenza di questi servizi. Per questi corsi ci si avvarrà anche dei servizi della rete di formazione a distanza TRIO. L’assessore osserva come si tratti di un passo avanti verso la creazione di un sistema toscano dell’educazione e della formazione musicale, che faccia dialogare fra loro pubblico e privato, coordinando e mettendo in comunicazione le molteplici esperienze in corso (scuole di musica, orchestre giovanili, conservatori, licei musicali) con la finalità di diffondere la cultura musicale, a tutti i livelli, facendo crescere esperienze avanzate di alta formazione in questo campo».

La Toscana aderisce fra l’altro anche al progetto Mezzogiorno (realizzato dalla Scuola di musica di Fiesole), per la mobilità dei giovani musicisti, ampliandone le possibilità di formazione ma garantendo loro comunque la possibilità di mantenere un rapporto con il territorio.

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