Laicità: confronto giovedì 24 alla Calza
L’avvocatura per i Diritti LGBT al Teatro Saschall il 25/26 gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2008 14:42
Laicità: confronto giovedì 24 alla Calza<BR>L’avvocatura per i Diritti LGBT al Teatro Saschall il 25/26 gennaio

Firenze, 21 gennaio 2008- “Firenze discute intorno alla laicità” giovedì 24 gennaio, alle 18, al Convitto della Calza in piazza della Calza 6, grazie a un’iniziativa promossa da ‘Noi Link’ e alla quale prenderanno parte Giuliano Ferrara, direttore de ‘Il Foglio’, il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, il senatore Giorgio Tonini, membro dell’esecutivo nazionale del Partito democratico, Luigi Bobba (Pd), il Prof. Andrea Simoncini, ordinario di diritto amministrativo dell’Università degli studi di Firenze e Vannino Chiti, ministro per i rapporti con il Paramento e le riforme istituzionali.

“In questi ultimi giorni è tornato prepotentemente di attualità il dibattito intorno alla laicità – dicono i promotori - La mancata visita del Papa all'università La Sapienza, la proposta rilanciata dal direttore de ‘Il Foglio’ Giuliano Ferrara su una moratoria internazionale dell'aborto, il dibattito interno ai partiti e al mondo politico in generale, riportano l'attenzione su uno dei temi più dibattuti e controversi: quello di una nuova laicità in cui poter coniugare fede e ragione e il rispetto di tutte le culture”.
Ieri c'è stata a Firenze un'assemblea convocata in occasione della prossima manifestazione NO VAT: è stato discusso dell'eventualità di una presenza sotto, o dentro il convitto per un volantinaggio o qualcosa di analogo focalizzando l'attenzione sul tema della laicità e quindi affaire "Ratzinger alla Sapienza" e della moratoria sulla 194.


"Esprimo a nome dei Verdi Toscani la solidarietà ai Docenti e agli Studenti della Sapienza che hanno contestato il programmato intervento di Ratzinger all'inaugurazione dell'Anno Accademico" - lo dice il Portavoce dei Verdi Toscani Mauro Romanelli. "Siamo per una concezione laica dello Stato e quindi delle Istituzioni Scolastiche e Universitarie - continua il Portavoce del Sole che Ride -: concezione laica che prevede non la asetticità e la neutralità delle Istituzioni, ma il pluralismo e il confronto anche acceso tra diverse posizioni.

"Niente di male, quindi, se durante la vita ordinaria dell'anno universitario, all'interno dell'Ateneo si consente l'organizzazione di iniziative politiche, culturali, e anche religiose, purchè questo ovviamente valga per tutti. Ma l'inaugurazione dell'Anno Accademico è un'altra cosa, è un momento istituzionale in cui tutti devono riconoscersi, e che mai in passato aveva visto l'intervento di alcuna autorità esterna all'Accademia, figuriamoci un Capo Religioso. Non si può quindi che concordare con la protesta degli Studenti e dei Docenti, e comunque difendere la loro libertà di espressione, almeno quanto quella del Papa.

Certamente i Verdi Toscani vigileranno e denunceranno ogni atteggiamento, da parte dei vertici Accademici, romani, e, di riflesso, anche Toscani, che, nello zelante desiderio di compiacere le Gerarchie Vaticane, dovesse anche solo lontanamente configurarsi come punitivo verso chi ha espresso o desidera esprimere nei prossimi giorni la propria opinione sulla vicenda, a difesa del carattere laico e libero della Cultura e del Sapere".
Venerdì 25 e sabato 26 gennaio a Firenze, presso il Teatro Saschall, in Lungarno Aldo Moro 3, si svolgerà il primo convegno nazionale dell’Avvocatura per i Diritti LGBT (lesbici, gay, bisessuali, transgender).

Il convegno, evento formativo riconosciuto dall'Ordine degli Avvocati di Firenze e patrocinato dalla Regione Toscana, è organizzato in collaborazione con l’Associazione "Persona e danno". Tema del convegno: le unioni tra persone dello stesso sesso. Nella due giorni si alterneranno docenti universitari, avvocati e studiosi, che, dal punto di vista storico e giuridico, discuteranno di unioni civili, di riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso, di famiglie omosessuali, tenendo presenti i progetti di legge presentati in Parlamento sui CUS e i PaCS, oltre che l'importante normativa della Regione Toscana contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

“Abbiamo intenzione di affrontare questioni che interessano ormai migliaia di persone a partire dai principi dettati dalla Costituzione e dalle norme comunitarie” affermano Saveria Ricci, avvocata in Firenze, responsabile dell'organizzazione, e Francesco Bilotta, avvocato in Trieste, ricercatore di diritto privato presso l'Università di Udine, co-fondatori dell’Avvocatura per i diritti LGBT. “Particolarmente interessata è quella parte di avvocatura a cui le persone omosessuali si rivolgono per chiedere una giustizia più rispettosa dei loro diritti.

Più che in altri casi, avvocate e avvocati hanno la necessità di tenersi aggiornati e di chiedersi in che modo si possa assicurare alle persone la tutela del loro diritto alla realizzazione personale”. La sessione finale, che si svolgerà sabato 26 a partire dalle ore 15, consisterà in una simulazione di un processo avente per tema il riconoscimento delle unioni omosessuali. Il processo sarà presieduto dal presidente dell'Ordine degli Avvocati di Firenze, che avrà il ruolo di giudice. Avvocati veri si divideranno i ruoli di accusa e difesa.

Al termine delle due giornate, verrà ufficialmente presentata la "Rete Lenford", una rete italiana di avvocati che si occupano di tutelare i diritti delle persone omosessuali. Tra l’altro, scopo della Rete è promuovere in via giudiziaria azioni esemplari per la tutela dei cittadini LGBT (come nel caso della coppia gay fiorentina che ha richiesto le pubblicazioni di matrimonio al Comune e ha da poco presentato ricorso in Appello o nel caso della coppia gay di Latina che ha richiesto la trascrizione del suo matrimonio celebrato all’estero).

“E’ nostro fermo proposito” afferma l’avvocato Antonio Rotelli, co-fondatore di Avvocatura per i diritti LGBT “rompere lo spesso velo di silenzio che copre le discriminazioni subite dai cittadini omosessuali nel nostro Paese, sollecitando la Magistratura alla corretta applicazione della Costituzione e il Parlamento a legiferare in questa materia”.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza