Musica: il nuovo disco di Franco Baggiani dedicato al free jazz

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2008 22:15
Musica: il nuovo disco di Franco Baggiani dedicato al free jazz

Un salto indietro nel tempo per rivivere una delle esperienze più provocatorie, rivoluzionarie e creative mai emerse nel jazz. Questo è lo spirito alla base di Think, il nuovo album di Franco Baggiani, che verrà presentato per la prima volta a Firenze, il 26 gennaio, presso La Cité LibreriaCafé, laboratorio di sperimentazione culturale. Il disco è una rilettura del free storico e dell'avanguardia creativa di Chicago, del periodo tra la fine degli anni ’60 e la seconda metà degli anni ’80.
Composizioni dei protagonisti dell'Art Ensemble of Chicago (Lester Bowie, Roscoe Mitchell e Joseph Jarman) vengono reinterpretate, attraverso un sapiente uso dell’improvvisazione collettiva, insieme a brani originali del musicista fiorentino, cui si devono anche gli arrangiamenti.

Questi prediligono in gran parte la filologicità armonica, cercando però di mettere in risalto la complessità timbrica e la ricerca improvvisativa del quintetto capitanato da Franco Baggiani.
L’intero album è nato per rivivere un’esperienza di musica libera, al di fuori degli schemi, e per questo è frutto di un’unica session improvvisata in studio, con la partitura per quintetto tipica del free storico, che prevede la libera improvvisazione contemporanea di tutti gli strumenti. L'improvvisazione collettiva viene usata in modo parsimonioso ma efficace, recuperando non solo il linguaggio “trasversale” dell'Art Ensemble of Chicago ma anche la tradizione tanto cara alla Brass Fantasy.

Un risultato che scaturisce dall’ottimo interplay e dal feeling creatosi dalla lunga collaborazione tra i musicisti: Andrea Coppini e Giacomo Downie ai saxofoni, Alberto Rosadini alla batteria, Filippo Pedol al contrabbasso e Franco Baggiani alla tromba. Suonare insieme ascoltandosi, pensare la musica e darle vita istantaneamente con le orecchie bene aperte a quello che stanno facendo gli altri: è l’essenza di Think, che in questo senso rappresenta il pensiero creativo dell’artista. L’album prende il nome dall’omonimo brano, contenuto nel CD, del trombettista Bruce Purce, membro della Brass Fantasy.

Ognuna delle undici track ha una storia a sé: si spazia dal recupero della tradizione culturale nera, con blues e slanci reggae, al sound avvolgente del lento “Honey”, alla bellissima mitchelliana “For Lester”, dedicata al grande artista. Situazioni sonore diverse che si scontrano con le grida del free jazz e con la rottura totale da ogni struttura, melodica, armonica e ritmica.
Think rientra nel lavoro di ricerca e riscoperta della storia del jazz, caratteristico degli ultimi lavori del trombettista fiorentino.

Dopo “In a grooves way”, il progetto dedicato al Miles Davis del periodo elettrico, presentato durante l’ultima edizione del Giotto Jazz Festival di Vicchio, e l’album “Santur”, dove prevale la combinazione di stili e generi diversi, Baggiani presenta un altro esperimento coraggioso.

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