Denaro: ecco che cosa cambia nel 2008 per assegni, contanti e codice Iban

Redazione Nove da Firenze
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08 gennaio 2008 10:59
Denaro: ecco che cosa cambia nel 2008 per assegni, contanti e codice Iban

Sono disposizioni introdotte per tutelare i risparmiatori-investitori alla luce di eventi del passato, o per migliorare la situazione. In altri casi si tratta di conseguenze di provvedimenti che hanno altri obiettivi (ad esempio contrastare il riciclaggio di denaro), ma che vanno a incidere anche su pratiche quotidiane. Non mancano iniziative del mondo bancario, o di alcuni istituti.

Conti dormienti
Banche, intermediari finanziari, assicurazioni, Sim, Sgr e Poste hanno tempo fino al 17 febbraio per contattare i titolari dei conti non movimentati da 10 anni.

Tali depositi sono infatti destinati ad alimentare il fondo che verrà utilizzato per risarcire le vittime di frodi finanziarie (come Parmalat e Cirio) ma anche per stabilizzare i precari del settore pubblico. Il Dpr 116/07 prevede che, a fronte di un conto non movimentato, gli intermediari debbano contattare il titolare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. Una volta ricevuta la lettera, ci sono altri 180 giorni di tempo entro i quali movimentare le somme, bloccando così la procedura di trasferimento.

In mancanza di operazioni, le banche e gli altri intermediari hanno quattro mesi per dirottare gli importi sul fondo. Tenuto conto del fatto che il titolare del conto potrebbe aver cambiato indirizzo o essere deceduto, la notifica potrebbe riservare qualche difficoltà (non a caso tra i provvedimenti previsti dal Bersani ter che potrebbe vedere la luce nel 2008 è incluso l'obbligo di indicare, in fase di apertura di un rapporto, tre persone da contattare a fronte di due anni di inattività di un conto).

Il meccanismo di utilizzo delle somme derivanti da questa operazione sarà definito da un regolamento attuativo del ministero dell'Economia che ancora non è stato varato. La bozza prevede, comunque, l'accesso al risarcimento dei risparmiatori che hanno subito un danno per violazione delle norme di comportamento da parte delle banche o altri intermediari, che si sia arrivati a una sentenza in giudicato o a un lodo arbitrale non impugnabile, che il danno non sia stato risarcito in tutto o in parte e che l'importo sia di almeno mille euro.

Se tutte queste condizioni sono rispettate, è previsto un tetto di 100mila euro per singolo risarcimento (da commisurare al danno). Quanto all'accesso al fondo, ci sono regole di priorità. Nell'ordine, le vittime di frodi, chi ha redditi lordi fino a 40mila euro, chi ha subito danni fino a 50mila euro e chi non ha avuto risarcimenti parziali.

Assegni e contanti
In seguito alle norme sull'antiriciclaggio, si dovranno fare i conti con nuove disposizioni su assegni e banconote: scenderà da 12.500 a 5mila euro il limite per il trasferimento di somme in contanti, libretti e assegni al portatore.

In pratica non si potranno fare acquisti o pagare compensi per valori superiori a 5mila euro utilizzando le banconote. I libretti di assegni, ma anche gli assegni circolari di importo inferiore a 5mila euro, a loro volta, verranno emessi con la clausola di non trasferibilità. Il cliente potrà richiedere per iscritto assegni trasferibili pagando un'imposta di bollo di 1,5 euro. Per effettuare la "girata" sarà comunque necessario indicare il codice fiscale del girante.

Libretti di risparmio
Sempre in tema di antiriciclaggio, è prevista la riduzione a 5mila euro del saldo massimo ammesso sui libretti di deposito bancari o postali al portatore.

A fronte di giacenze superiori al nuovo limite i libretti devono essere estinti oppure si dovrà procedere alla riduzione del saldo entro il 30 giugno 2009. Infine, è vietata l'apertura di conti o di libretti di risparmio anonimi o con intestazione fittizia.

Mifid
È già entrata in vigore ma gli obblighi previsti saranno completati nei prossimi mesi, dato che c'è tempo fino al 30 giugno: è la normativa europea Mifid ( Markets in financial instruments directive) che impone agli intermediari il rispetto di alcuni punti fissi al fine di migliorare il rapporto con la clientela nonché fornire informazioni chiare e corrette, facilitando così le decisioni dei risparmiatori.

Tra le disposizioni c'è l'aggiornamento (che deve essre completato entro la fine di giugno) del profilo finanziario dei clienti da parte delle banche e la loro classificazione in tre grandi categorie: a controparti qualificate, clientela professionale o in clientela retail. Per questo si dovrà compilare un questionario così da fornire all'istituto di credito tutte le informazioni necessarie sul proprio profilo e, in particolare, quelle per valutare la conoscenza dello strumento di investimento da parte del cliente, definire la situazione finanziaria dello stesso e gli obiettivi che si vogliono raggiungere.

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