Nelle prime settimane di novembre completati i lavori nel lotto 3 (Empoli Est-Empoli Ovest) della Firenze Pisa Livorno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2007 15:42
Nelle prime settimane di novembre completati i lavori nel lotto 3 (Empoli Est-Empoli Ovest) della Firenze Pisa Livorno

I cantieri, che erano stati avviati nel febbraio del 2006, dovevano chiudere nel febbraio 2008, secondo il contratto d’appalto e le stime dei tempi di lavorazione contenute nei cronoprogrammi realizzati dai progettisti. In realtà le due carreggiate torneranno completamente sgombre tre mesi prima del previsto. “Non è la prima volta che la Provincia riesce a chiudere in cantieri in largo anticipo – afferma il Presidente Matteo Renzi – Il rispetto dei tempi negli appalti è un impegno che ci eravamo presi e che siamo soddisfatti di aver mantenuto.

Aver chiuso i cantieri alcuni mesi prima del previsto mette a tacere tutte le polemiche che qualcuno ha voluto strumentalmente sollevare durante l’estate. Continueremo a lavorare con grande decisione”.
Intanto la Provincia, per evitare il disagio degli utenti dovuto al prevedibile incremento di traffico per l’apertura di un nuovo ipermercato a Empoli, ha deciso di liberare le corsie della Fi-Pi-Li tra Empoli e Empoli Ovest (tranne un breve tratto di 700 metri a ridosso di Empoli ovest) dal 25 al 28 ottobre.

Il resto dei lavori sarà poi completato nel giro di un paio di settimane.
“Il tratto che restituiremo alla libera circolazione dei veicoli era uno di quelli che in origine mostrava le condizioni peggiori. Addirittura abbiamo trovato strati di argilla intrisi d’acqua sotto il pacchetto di pavimentazione – dice l’ingegner Vincenzo Tartaglia, della Direzione Viabilità della Provincia – Ora il tratto di Empoli è completamente trasformato, dotato di asfalto drenante, con una nuova barriera spartitraffico più sicura e sottoposta a prove di crash, e in più la predisposizione per la fibra ottica”.

“Per la prima volta in Italia abbiamo utilizzato tecniche innovative su larga scala – spiega l’ingegner Tartaglia – in pratica abbiamo ricostruito tutto il sottofondo, stabilizzando i rilevati mescolando calce e cemento all’argilla. Così abbiamo costituito uno strato solido di circa 40 centimetri. Poi abbiamo aggiunto un altro strato rigido di 25 centimetri di bitume schiumato, che deriva dalla macinazione del vecchio asfalto mescolato con acqua, bitume e cemento. In questo modo abbiamo riutilizzato i vecchi materiali evitando un doppio danno ambientale: il deposito in discarica del vecchio bitume e il prelievo in cava dei nuovi materiali.

E’ anche da sottolineare l’utilizzo di un materiale particolarmente innovativo, l’asfalto “tiepido”, che viene confezionato e messo in opera ad una temperatura notevolmente più bassa di quella degli asfalti tradizionali, con enormi benefici sul piano del risparmio energetico e delle immissioni di inquinanti in atmosfera. Questa sperimentazione sulla Fi-Pi-Li è stata anche presentata al World Road Congress, il congresso mondiale del settore stradale, che si è tenuto a Parigi nel mese di settembre, riscuotendo grande interesse”.

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