Un Piano Strategico per la Piana Fiorentina
Nuovo Piano Strutturale a Bagno a Ripoli
A Montemurlo il Laboratorio per l’aggiornamento del piano di governo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2006 13:30
Un Piano Strategico per la Piana Fiorentina<BR>Nuovo Piano Strutturale a Bagno a Ripoli<BR>A Montemurlo il Laboratorio per l’aggiornamento del piano di governo

Sesto Fiorentino, 8 novembre 2006- È questo l’obiettivo che si sono prefissati i Sindaci dei Comuni di Sesto Fiorentino, Gianni Gianassi, di Calenzano, Giuseppe Carovani, di Campi Bisenzio, Fiorella Alunni, e di Signa, Florestano Bitossi.
Il progetto è contenuto in un Protocollo d’Intesa siglato dai quattro Sindaci ieri pomeriggio, alla presenza dei rispettivi assessori all’Urbanistica e ai dirigenti degli Uffici per l’Urbanistica delle quattro Amministrazioni. Alla firma del Protocollo era presente anche l’assessore regionale al Territorio e alle Infrastrutture, Riccardo Conti.
Nello specifico, il Protocollo d’Intesa parte dall’idea di analizzare le dinamiche della mobilità nella piana, per coordinare le scelte infrastrutturali insieme alle strategie legate alle politiche residenziali e di sviluppo imprenditoriale.
Con la firma del Protocollo, le quattro Amministrazioni si impegnano a mettere in comune le rispettive banche dati urbanistici, avviando una stretta collaborazione tra gli Uffici competenti su criteri quali: i limiti amministrativi, la viabilità, le piste ciclabili, i trasporti pubblici, i vincoli legati ai rispettivi Piani Strutturali e Regolamenti Urbanistici, le destinazioni d’uso del territorio, il censimento delle strutture turistico-ricettive, di quelle per la media e grande distribuzione e dei beni culturali, la mappatura delle industrie e il censimento delle antenne per la telefonia mobile.
Entro 90 giorni dalla firma del Protocollo d’Intesa, un gruppo di lavoro delle quattro Amministrazioni Comunali si impegna a presentare “un documento tecnico-organizzativo – si legge nel protocollo - che definisca le specifiche tecniche e le modalità di raccolta e di organizzazione dei dati necessari, nonché un cronoprogramma delle attività” per arrivare alla stesura di un Piano Strategico della Piana Fiorentina.

Al convegno Verso il nuovo Piano Strutturale, svoltosi venerdì 3 novembre scorso nel Palazzo Comunale di Bagno a Ripoli, è stata presentata l’Indagine Demoscopica in preparazione della revisione del Piano Strutturale e si è svolto (alla sera) un incontro pubblico sul tema Identità e Innovazione, cui hanno partecipato Luciano Bartolini, Sindaco del Comune di Bagno a Ripoli; Riccardo Conti, Assessore al Territorio ed alle Infrastrutture della Regione Toscana; Claudio Tonarelli, Assessore al Governo del Territorio del Comune di Bagno a Ripoli; Massimo Morisi, Università degli Studi di Firenze; Giancarlo Paba, Università degli Studi di Firenze; Giovanni Cherubini, Università degli Studi di Firenze; Luciano Piazza, Dirigente dell’Area Pianificazione del Territorio e del Paesaggio del Comune di Bagno a Ripoli.
“È stata una giornata di altissimo livello – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l’Assessore al Governo del Territorio Claudio Tonarelli -.

Dall’indagine è emerso che i nostri cittadini amano questo territorio per il suo verde, per gli ulivi e le coltivazioni, per il paesaggio rurale e boschivo, che i centri di Bagno a Ripoli hanno il loro pregio nell’essere tranquilli e ricchi di attività. Sono dati importantissimi per costruire il quadro conoscitivo su cui impostare il nuovo piano strutturale, anche perché il campione è cospicuo: 700 interviste telefoniche ben scelte quanto ad età, titolo di studio, località, ecc., rappresentano adeguatamente la nostra Comunità.

Qualche percentuale? I cittadini sono soddisfatti del paesaggio al 90%, all’86,6% delle scuole, al 73% delle relazioni sociali, al 72% dei servizi di asilo nido. È chiaro che ci sono alcune criticità (principalmente sul traffico e sui parcheggi), ma l’8% dice che a Bagno a Ripoli non manca nulla, e il 4,4% che mancano pochissime cose. Con questo, nessun trionfalismo, perché non ci sentiamo soddisfatti, in quanto ci sono ancora margini di miglioramento. Inoltre, circa il 20% sa già che è in corso la revisione del Piano Strutturale.

Altissima è la percentuale di persone che fanno attività associativa nei centri del volontariato: il 30%. In prospettiva futura sembrano più importanti le questioni dell’accessibilità a Firenze, del mantenimento dell’artigianato, dello sviluppo del turismo e della valorizzazione dell’agricoltura: tutti temi su cui noi stiamo lavorando. E questo ci fa piacere. I miglioramenti recenti sono individuati nei giardini, nell’arredo urbano, in un’architettura più curata. Dal convegno tenutosi la sera su Identità e Innovazione, è emerso intanto che i punti di cui tener conto nella revisione di uno strumento urbanistico sono pochi, ma da non mancare.

In altri termini, come amministrazione dovremo operare scelte molto mirate e nette. È stata poi sottolineata la grande quantità delle trasformazioni che ha avuto il nostro territorio e proposta una riflessione sull’identità, sull’innovazione e sul concetto di modernizzazione. Come innovare? Senza copiare e inventando qualcosa di bello. Cosa è cambiato a Bagno a Ripoli? La mezzadria non c’è più, e poi è rimasta l’immagine del paesaggio, ma sono mutate le strade, le colture, i colori, gli abitanti, è scomparsa la vista degli animali e degli uomini, sono spariti certi suoni, come le persone che si chiamavano da un podere a un altro.

Cosa è rimasto pur con alcune trasformazioni? Gli immobili, le case padronali e contadine, le ville, i castelli, le pievi: queste sono ricchezze. E sono rimasti anche molti prodotti, come l’olio, il vino, l’artigianato. È stato un convegno che ha dato un grande contributo di idee e di metodologia su come proseguire nel lavoro. A nostro avviso – hanno proseguito il Sindaco Bartolini e l’Assessore Tonarelli -, ci sono tre punti, tra salvaguardia e innovazione, da mettere al centro della nostra riflessione:
1.

il grande patrimonio storico: il Piano Strutturale non deve essere in contrasto con esso;
2. il grande patrimonio naturalistico-ambientale-paesaggistico: la nostra revisione non deve contraddirne le caratteristiche;
3. il lavoro: dobbiamo vedere Bagno a Ripoli non solo come luogo residenziale, ma anche come luogo capace di dare risposte al lavoro, all’economia e alle nuove professioni, e questo in rapporto con Firenze e con la campagna; e per lavoro si intende quello materiale e quello immateriale.

Non c’è bisogno di pensare per forza ai grandi capannoni industriali, poiché oggi il lavoro si articola in modo molto diversificato: ci sono filiere che potrebbero anche valorizzare l’ambiente naturalistico e quello storico, quali, ad esempio, la formazione e il turismo.
In sostanza, i tre punti devono essere visti in modo integrato, con un approccio globale. Questo è l’insegnamento che ad oggi possiamo trarre dal convegno di venerdì scorso e da qui proseguire nel nostro cammino”.

A Montemurlo il Laboratorio per l’aggiornamento del piano di governo
Il primo incontro voluto dal Sindaco Ivano Menchetti per mettere a confronto la nuova proposta del documento di programma con i bisogni della comunità, ha richiamato ieri sera una cinquantina di cittadini negli spazi del centro sociale “Punto Incontro” di Oste.

“Le proposte avanzate dai cittadini serviranno a darci ulteriori indicazioni per la stesura del documento programmatico che approderà in Consiglio”, ha assicurato il primo cittadino di Montemurlo.
Sotto la lente d’ingrandimento le politiche comunali di tutela sociale in rapporto all’efficienza dei servizi socio assistenziali erogati ai cittadini. Che, dal canto loro, hanno colto l’occasione offerta dall’incontro di ieri per fornire ai rappresentanti dell’Amministrazione e di Asl – erano presenti, oltre al Sindaco Ivano Menchetti e all’assessore comunale alle Politiche sociali Nicola Ciolini, la direttrice della Società della Salute, Anna Calvani e il direttore sanitario dell’Asl 4, Francesco Bellomo – una serie di suggerimenti operativi circa la struttura del distretto sociosanitario di via Montalese e la residenza sociale assistita.

“Rispetto a tali questioni non c’è nessuna conflittualità tra l’ente locale e l’Asl – ha tenuto a precisare il Sindaco Menchetti – che anzi operano in costante sinergia per garantire una rete il più possibile integrata dei servizi. Il fatto che il distretto e la Rsa non siano di competenza del Comune ma di Asl, non significa che i problemi che li riguardano non stiano a cuore di questa Amministrazione: proprio in tale direzione, facendoci carico del problema, abbiamo definito l’area su cui sorgerà la nuova sede, acquisendo i finanziamenti per la costruzione dell’immobile che sarà messo a disposizione per il distretto”.

Per quanto riguarda invece i tempi di attesa per la Rsa, è stato sempre il primo cittadino a ricordare che “il Comune ha realizzato tutte le opere di urbanizzazione definite negli accordi”, precisando che comunque “non siamo allo stadio iniziale del progetto, in quanto la struttura fisicamente esiste già e i ritardi sono esclusivamente legati alla procedura degli appalti pubblici per l’opera”. Di questi argomenti ha parlato anche la direttrice della Società della salute, Anna Calvani, secondo cui “ci vorrà un anno prima di vedere realizzata la nuova struttura, in attesa che partano i lavori.

In base ai dati in nostro possesso, comunque, la risposta del territorio di Montemurlo in termini di prestazioni di servizio per la popolazione anziana risulta essere efficace, grazie anche alla rete dell’assistenza domiciliare e alla possibilità di trasferimento nelle altre residenze assistite degli stessi anziani”. Di nuovi progetti ha parlato invece il direttore dell’Asl Francesco Bellomo, annunciando a un programma che preveda il coinvolgimento più stretto dei medici di famiglia nei percorsi di accompagnamento del paziente verso i servizi offerti dal territorio.
In primo piano anche i progetti che riguardano il futuro del “Punto incontro” di Oste, illustrati dall’assessore alle Politiche sociali, Nicola Ciolini: “E’ candidato a diventare un centro propulsore della politica sociale di tutto il territorio”.

Ciolini ha parlato anche della nuova stagione di edilizia popolare pubblica per venire incontro a chi ha il problema della casa a Montemurlo: “Siamo in attesa dei fondi regionali per la realizzazione di ventiquattro alloggi ad affitto calmierato da portare a termine nel giro di diciotto mesi”.
Ritornando al Laboratorio per l’aggiornamento del piano di governo, il prossimo appuntamento è fissato per lunedì 13 novembre alle ore 15 in salone consiliare, per un altro appuntamento questa volta però dedicato ai temi dell’economia e del rilancio del distretto di Montemurlo.

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