Consorzio di bonifica Colline del Chianti: nei prossimi giorni l'avviso di pagamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2007 14:14
Consorzio di bonifica Colline del Chianti: nei prossimi giorni l'avviso di pagamento

Firenze, 25 Settembre 2007: Nei primi giorni di ottobre arriverà nelle case di circa 75000 consorziati del Comprensorio 22 il nuovo avviso di pagamento del Consorzio di Bonifica Colline del Chianti relativo alle attività del 2007. Il Comprensorio tocca 18 comuni quasi tutti in provincia di Firenze. Tra i più grandi e interamente interessati dalle attività del consorzio annoveriamo: Impruneta, Bagno a Ripoli, Scandicci, Lastra a Signa, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Greve in Chianti, Tavarnelle e San Casciano Val di Pesa.

Nel Comune di Firenze ne sono interessati i soli Quartieri 3 e 4. Il tributo consortile è annuale ed è ricavato in base alla rendita catastale in caso di fabbricati, e del reddito dominicale, in caso di terreni e ad altri coefficienti che tengono conto anche del beneficio diretto (legato ai lavori di bonifica) e di quello indiretto (legato alla riduzione del rischio idraulico e alla tutela ambientale). L’avviso giungerà pertanto ai soli proprietari di immobili (terreni o fabbricati).
Il nuovo avviso, concepito per essere sempre più leggibile e chiaro per i consorziati, comprende anche alcune pagine esplicative della attività del consorzio oltre a tutte le modalità per segnalare errori e imprecisioni sull’avviso.

Ricordiamo comunque si tratta di un avviso bonario che viene inviato per posta a tutti i contribuenti e che può essere pagato in 2 soluzioni (rate con scadenza 30/11/07 e 31/01/08) oppure in un’unica soluzione: presso gli uffici postali; presso gli sportelli EQUITALIA CERIT S.P.A (Via F. Baracca, 134 – Firenze oppure Via Pantin, 1 – Scandicci); presso tutti gli sportelli bancari oppure con addebito diretto su c/c bancario. Dal 1° ottobre sarà attivo presso il consorzio un call center (tel.

055 240269 dal lun al ven 8.30-13 e 14-18.30) per fornire tutte le informazioni necessarie. Materiale informativo è comunque già disponibile presso gli URP di tutti i comuni interessati.

“Martini come Prodi, peggio di Prodi. Un giorno dice che taglia le tasse, un altro avverte che potrebbe anche aumentarle. E sui tagli della spesa annuncia tagli e risparmi ma non muove una virgola anche per timore che s’incrini il castello dei consensi e delle clientele con ripercussioni, nel momento più delicato, sulla formazione degli organi dirigenti del nuovo Pd”.

Maurizio Dinelli, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, critica duramente la politica del gambero adottata da Martini che costringe, ora più che mai, la Toscana a stare alla finestra ad assistere agli equilibrismi di una giunta e di una maggioranza in mezzo al guado. Forza Italia e l’intero centrodestra a questo gioco non ci stanno. Per forzare la mano al Governatore e per determinare una vera, concreta e certa, anche nei tempi, sforbiciata alla spesa pubblica regionale puntano su due inequivocabili proposte di legge.

La prima, già nota, sarà all’esame del prossimo Consiglio regionale. Essa prevede di tagliare del 10 per cento le indennità dei presidenti e dei membri dei consigli di amministrazione di tutte le società della Regione e partecipate. La seconda, già depositata, prevede la cancellazione dei Consorzi di bonifica, il passaggio delle loro funzioni alle Province, l’abolizione dei contributi dovuti da cittadini e imprese, il finanziamento dell’attività a carico del bilancio regionale. “Gigantismo, inefficienza, sprechi e scarsa trasparenza – affermano Alessandro Antichi – Portavoce dell’Opposizione –, Maurizio Bianconi – Capogruppo A.N.

–, Marco Carraresi – Capogruppo U.D.C. –, Maurizio Dinelli ­– Capogruppo F.I. e Jacopo Ferri – Capogruppo A.F. – caratterizzano i 13 Consorzi di bonifica presenti in Toscana (anche le 13 Comunità montane svolgono direttamente le funzioni di bonifica) che percepiscono ogni anno 35 milioni di euro di entrate, a carico dei contributi dei cittadini. Tali Consorzi spendono circa 15 milioni di euro a esercizio per funzionamento degli organi, costi del personale e di esazione, costi per le elezioni e altro.

Le indennità degli amministratori, che in taluni casi sono più dei dipendenti – prosegue il centrodestra – non sono di certo simboliche, arrivando in taluni casi oltre i 5mila euro al mese per i presidenti, a 15mila euro annui per i revisori dei conti, mentre i gettoni di presenza possono arrivare fino ai 130 euro a seduta”. “Ecco, dunque – conclude l’opposizione – che l’abolizione di questi organismi, la cui presenza è quasi sempre avvertita dai cittadini solo quando arrivano le cartelle da pagare, e il passaggio delle competenze alle Province, costituirebbero una semplificazione, razionalizzazione ed una maggiore efficienza dei processi, mentre il risparmio, a carico delle tasche del cittadino e delle imprese ma anche delle finanze pubbliche, sarebbe consistente e giustificato”.

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